Disco, Andreutti delude per colpa di un infortunio nel giorno di Daisy Osakue

Giada Andreutti incappa in una giornata “no”, complice un fastidio all’inguine accusato in riscaldamento. Alle Universiadi, in corso di svolgimento a Napoli, la discobola classe 1996 di San Daniele chiude all’undicesimo posto con un lancio a 47,02, misura lontana dai suoi standard e dal personale di 56,60. A vincere la gara l’altra azzurra scesa in pedana al San Paolo, Daisy Osakue, che con 61,69 mette a segno il proprio personale nonché la seconda miglior misura di sempre in Italia.

Una gara da sogno, per la 23enne cresciuta a Torino da genitori nigeriani, salita agli onori delle cronache per essere stata colpita al volto da un uovo l’anno scorso: «Volevano colpirmi in quanto ragazza di colore», disse dopo l’incidente. La discobola si gode l’oro, la conferma del minimo che vale i Mondiali di Doha del prossimo autunno, mentre Andreutti si rammarica per una prova che non pensava di disputare. Dopo la brillante qualificazione, chiusa con 53,28 nonostante una pedana insidiosa, si aspettava di arrivare vicino al proprio primato, invece il miglior lancio, a causa del problema muscolare che si è verificato prima della gara, non è riuscito neppure a toccare la fettuccia dei 50 metri, misura che la friulana raggiunge quasi sempre senza problemi. Un peccato per lei, che voleva bagnare la prima grande gara da atleta dell’Aeronautica in altra maniera.

Eliminato nei 1500 il portacolori dell’Atletica Brugnera Pordenone Friulintagli, il veneto Enrico Riccobon, a cui non basta 3’48’’85 per passare. Oggi alle 12 in pedana per le qualificazioni del martello Nadia Maffo (Malignani): il sogno si chiama finale. —

Alberto Bertolotto

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