Di Carlo-Tedino, sfida tra amici “pordenonesi”
Coetanei, i due tecnici sono rivali già da una ventina d’anni. La prima volta s’incontrarono in Vicenza-Treviso Primavera

Novembre 2002, girone B del campionato Primavera. Vicenza-Treviso finisce 5-2. Sembra una sfida qualunque, a prima vista, ma in realtà fu la prima delle sei partite da avversari in panchina tra Domenico Di Carlo e Bruno Tedino, attualmente mister di Pordenone e Trento, che sabato si sfideranno per la settima volta in carriera.
Entrambi classe 1964, all’epoca avevano 38 anni. Il primo, ex capitano del Vicenza, stava muovendo i primi passi da tecnico. Il secondo aveva già alle spalle molte stagioni da allenatore, tra cui le due a Pordenone in serie D dal 1999 al 2001. Chissà chi tra i due avrà la meglio al Briamasco.
CHE INCROCIO
Sono passati poco più di vent’anni, ma entrambi ricordano gara e periodo. Erano giovani e pieni di entusiasmo. E il match valeva la vetta in solitaria del gruppo dopo sei giornate. La spuntò Mimmo grazie a un gol di Mancini e a una doppietta a testa di Gonzales e Scapini. Quest’ultimo, classe 1983, affrontò più volte il Pordenone da avversario e fu calciatore di Stefano De Agostini alla Sambonifacese nel 2012-2013 in serie D.
Di Carlo aveva con sé in anche Nicola Segato, che giocò nello stesso torneo tra i ramarri, e Antonio Candussio, difensore pordenonese, una vita tra i dilettanti provinciali, specialmente con Azzanese e Chions.
IL BOMBER
A segnare per il Treviso? Un attaccante già allora ex Pordenone e un futuro capitano dei neroverdi. Si tratta di Mehdì Kabine, che Tedino portò in biancoceleste dopo averlo visto nella Berretti neroverde di Italo Giorio, e Denis Maccan.
In squadra c’erano anche giocatori del calibro di Reginaldo e Vitor Barreto. L’attuale mister del Trento allenava allora anche Matteo Grolla, sacilese, giocatore di Sacile, che in provincia ha giocato tra le altre col Sarone e che oggi allena ora il Cordignano in Prima categoria veneta, seguendo in qualche modo le orme di Tedino.
Un jolly che Tedino, appunto, stimava molto, tanto da averlo citato positivamente all’inizio del 2006 nella rubrica “La Ripartenza” che curava per il Messaggero Veneto. Al ritorno finì 3-0 sempre per il Vicenza. Proprio Grolla e Candussio giocarono con la maglia da titolare.
LA RIVINCITA
Di Carlo e Tedino ottennero buoni risultati, in quel torneo Primavera, tanto da avanzare la stagione successiva tra i professionisti e ritrovarsi nuovamente da avversari. Il primo passò al Mantova, il secondo all’Alto Adige. E si incrociarono il 21 dicembre 2003. A Bolzano Tedino superò Di Carlo: 2-0, reti di Le Noci e Bachlechner.
Quest’ultimo, Thomas, è il figlio di Klaus, grande ex attaccante di Inter e Bologna. Curioso notare come i trainer utilizzavano allora un modulo diverso rispetto a oggi: Bruno optava per il 4-2-3-1 con Nardin trequartista, Mimmo il 4-4-2 con Caridi e Graziani davanti.
L’Alto Adige vinse il titolo d’inverno, ma in C1 salì il Mantova che iniziò così con Di Carlo la sua scalata arrivando a sfiorare la A nel 2006. Al ritorno finì 1-1, coi virgiliani già promossi. Da allora, carriere e percorsi diversi, con l’attuale tecnico del Pordenone arrivato sino ai preliminari di Champions con la Sampdoria.
Si sono ritrovati a marzo 2018 in Novara-Palermo (2-2, Di Carlo in Piemonte, Tedino in Sicilia) e lo scorso 20 ottobre in Pn-Trento (2-0). Storie di tempi andati, che entrambi ricorderanno sabato prima di dare tutto per prendere i tre punti.
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