Deulofeu non si muove: deve prima rilanciarsi giocando per l’Udinese

L’agente Botines svela l’unità d’intenti con il club bianconero: il numero 10 però potrebbe perdere 1-2 mesi a inizio campionato

Stefano Martorano
Gerard Deulofeu a Ibiza per recuperare la forma migliore, come racconta sul proprio profilo Instagram
Gerard Deulofeu a Ibiza per recuperare la forma migliore, come racconta sul proprio profilo Instagram

UDINE. Inutile portare Matheus Martins all’Udinese dal Watford se Gerard Deulofeu vestirà ancora di bianconero, anche se accanto ai tempi di rientro del 29enne catalano bisognerà mettere un punto interrogativo almeno fino a ottobre. Deve proprio averla pensata e decisa così Gino Pozzo, altrimenti martedì 4 luglio l’Udinese non avrebbe emesso un comunicato ufficiale per annunciare il rinnovo del prestito per la stagione entrante, agli Hornets londinesi, del classe 2003 brasiliano, ovvero l’erede designato di “Geri” in Friuli, secondo il progetto che a gennaio ha portato l’Udinese a tesserare l’attaccante per cui sono stati spesi circa 9 milioni di euro al Fluminense, a cui spetterà anche il 10 per cento sulla futura cessione.

Tuttavia, a Rio de Janeiro dovranno aspettare ancora a lungo per quella percentuale, perché il lancio e la valorizzazione del talento di Campo Grande è stato previsto in Italia all’Udinese, e di certo non nella Championship inglese in cui Martins è sbarcato a gennaio con la prospettiva di restarci fino a fine giugno, finendo per diventare anche marginale al progetto, con sole 6 presenze.

A far saltare i piani del passaggio di consegne ci ha dunque pensato Deulofeu, per il quale bisogna aprire più capitoli a riguardo, partendo tuttavia dalla premessa fondamentale relativa alla sua permanenza a Udine. In questo caso non è arrivato nessun comunicato ufficiale, ma è bastata l’ammissione di Alberto Botines, in risposta a una nostra domanda diretta sulla permanenza, o meno, in Friuli del suo assistito, per dipanare i dubbi: «Penso sia chiaro che Gerard resterà all’Udinese».

Chiaro sì, perché non occorre un broker per capire che un titolo è meglio venderlo al rialzo, e quello legato al nome di Deulofeu va collocato necessariamente nell’azionariato di lusso, con grandi potenzialità.

Varrà dunque la pena aspettarne il ritorno e la ricapitalizzazione, a patto però che il prezzo da pagare non si trasformi davvero in un “lusso” per Andrea Sottil e la squadra. E qui si arriva dritti al punto cruciale, perché se Deulofeu ripartirà dall’Udinese è per l’assenza di mercato attorno al suo nome, letteralmente sparito dai tabellini dallo scorso gennaio, dopo i pochi minuti finali giocati in casa Sampdoria, dove il catalano si era rivisto dopo il lungo rientro seguito all’infortunio del 12 novembre.

Come si ricorderà, il 6 febbraio Deulofeu si sottopose a un intervento di «rinforzo capsulare» a Villa Stuart, e già allora avevamo raccontato la fine anticipata della sua stagione.

Ora, invece, l’allarme è legato all’estrema incertezza sui tempi di rientro a completa disposizione, un rientro che potrebbe slittare almeno di un mese, o due, dall’inizio del campionato, stando ai rumors. È una previsione in linea col percorso di potenziamento che il catalano sta svolgendo a Ibiza, lontano dal Friuli, là dove Sottil non sa ancora se lo ritroverà, o meno, al raduno, e quindi in preparazione.

Come dire che Deulofeu non andrà contemplato negli schemi almeno fino a ottobre, e pensare che un’estate fa “Geri” era accostato al Napoli, che non soddisfò i 20 milioni richiesti da Pozzo. —

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