De Agostini: «Sfida sempre molto sentita mi gioco la tripla»

Il friulano di Tricesimo ha giocato su entrambi i fronti: «Deciderà il collettivo, manca uno come Di Natale»
L’aria di derby ha ancora un odore particolare per Luigi De Agostini, friulano di Tricesimo che ha vestito sia la maglia dell’Udinese, sia quella dell’Hellas Verona. Per lui quella di oggi è una sfida che ha mantenuto inalterato il proprio fascino.


Che significato ha per lei questo derby?


«Serbo un bellissimo ricordo di quelli che ho giocato. Mi sono trovato molto bene in entrambe le squadre: a Udine ho cominciato la mia carriera, ho giocato con Zico, ed è casa mia, a Verona mi sono realizzato pur giocandoci un anno solo. Sono stato giudicato il miglior terzino del campionato, sono stato chiamato in Nazionale, e poi sono passato alla Juventus. Quindi è una sfida che ha sempre un sapore particolare».


É cambiato, secondo lei, il modo di vivere questo genere di partite oggi?


«Non credo, perché c’è sempre voglia dimostrare tra i calciatori il proprio valore e di essere più bravi degli avversari. In realtà derby triveneti non ce ne sono più. Negli ultimi anni il Verona ha usato l’ascensore tra A e B, le altre squadre sono sparite. In ogni caso resta una partita in cui tutti hanno voglia di fare bene».


Come giudica la gara di oggi al Friuli, e chi vincerà?


«Sarà aperta a tutti i risultati. Il Verona dopo la buona prova contro il Milan vorrà portare a casa punti preziosi per una classifica pericolosa, mentre l’Udinese dopo la vittoria contro l’Inter vorrà confermarsi e proseguire su questa buona strada. Sarà spettacolare, come lo è sempre stata».


Chi o cosa potrà fare la differenza al Friuli?


«Il gioco di squadra, perché in un derby devi mettere più agonismo e senso tattico. Non vedo in nessuna delle due un giocatore che possa cambiare il verso della gara, come poteva essere in un passato recente Di Natale».


Cosa le piace dell’Udinese e cosa del Verona?


«Entrambe non mollano mai soprattutto nei momenti difficili. E poi hanno tutte e due dei tifosi che vogliono bene alla squadra e alla maglia».


In panchina ci sono due allenatori giovani. Pecchia e Oddo sono all’altezza della serie A?


«Devono fare esperienza. Credo che abbiano trovato le piazze giuste per lavorare e crescere, e per fare un’ottima carriera».


Chiudiamo parlando dei suoi derby. De Agostini, ha un ricordo particolare?


«Ricordo sempre partite spettacolari, come un 5-3 per il Verona e poi un 5-1 per l’Udinese nella sfida successiva. Quando ho giocato per la prima volta da avversario a Udine la gara terminò 2-2 e fui proprio io a fare i due assist per la doppietta di Verza».


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