Dai titoli alla laurea la dottoressa Di Centa vuole sempre vincere
Parenti e tanti amici nella nuova casa dell’olimpionica Manu e il futuro: «Le elezioni regionali? Non lo escludo»

PALUZZA. Un evento per festeggiare i successi della famiglia Di Centa, in campo sportivo ma non solo. Una grande festa, un momento che la campionessa olimpica Manuela e il marito Fabio Meraldi hanno voluto condividere con i parenti e con gli amici più cari, quelli che nei momenti più importanti sono sempre stati al loro fianco.
Sono passati 23 anni da quel 1994, anno dei Giochi Olimpici Invernali di Lillehammer, in Norvegia. Manuela Di Centa fece razzia di medaglie. Fu un anno storico. Ottenne 2 medaglie d’oro, 2 argenti e un bronzo in cinque gare, un record mondiale. Un anno da incorniciare.
Oggi la campionessa olimpica ha 54 anni, ma la grinta e la voglia di mettersi in gioco sono rimaste immutate. Successi sportivi, si diceva, ma non solo. Manu, lo scorso 18 luglio a Roma si è laureata con 110 e lode in scienze politiche, con una tesi sul comitato internazionale olimpico, tra sport e valori universali. Sette anni di studio, tanta fatica ma anche la soddisfazione di aver raggiunto l’ennesimo traguardo. «Le prime persone che mi hanno fatto i complimenti sono stati Gianni Letta e il presidente Silvio Berlusconi, con il quale ho sempre avuto un legame molto stretto. Mi ha sempre seguita e si è messo a disposizione anche per aiutare mia madre e mio marito Fabio in un momento di difficoltà legato al grave incidente che gli è capitato. La laurea era un traguardo che mi ero prefissa fin da quando ero ragazza. Mi sono sempre impegnata al cento per cento nello sport, ma anche nello studio. Lo sci mi ha portata lontano e non ho potuto iscrivermi subito all’università. Ora sono riuscita a laurearmi e sono molto orgogliosa».
Manu, con la determinazione che la contraddistingue da sempre, promette che si impegnerà affinché i giovani possano praticare attività sportiva ad alti livelli e nel contempo possano anche accedere agli studi universitari. «Un atleta deve essere completo – le sue parole – e deve anche essere messo nelle condizioni di essere preparato alla vita al termine della carriera sortiva. È fondamentale. Tanti mi hanno chiesto a che cosa mi serve una laurea. Non è il pezzo di carta che conta, ma il piacere di aver approfondito i temi di mio interesse. Questa giornata è stata dedicata alla mia famiglia. Mio padre ha 90 anni e mia madre 78 ed entrambi hanno assistito alla mia discussione di laurea. Lo considero un privilegio. Oggi sono quella che sono grazie ai miei genitori. Abbiamo voluto stringere in un abbraccio le persone più care, quelle che ci sono sempre state a fianco. Abbiamo girato tanto il mondo e, finalmente, ci siamo ritrovati qui a Rivo di Paluzza, nella nostra nuova casa, tutti assieme: una gioia».
Accanto a Manuela, papà Gaetano, mamma Maria Luisa, c’erano anche i fratelli Giorgio, pure lui campione olimpico, e Andrea. I successi sportivi di Giorgio sono stati ricordati dalla giornalista Rai Ivana Vaccari.
Durante la mattinata, inoltre, don Tarcisio ha benedetto la nuova casa di Manuela e Fabio, un’abitazione del 1500, interamente ristrutturata. È stata posata simbolicamente una pietra, come da tradizione carnica, che riporta la data dell’inaugurazione e le iniziali della famiglia Di Centa.
Dallo sport alla politica passando per il mondo dello spettacolo, tanti i volti noti presenti alla festa. «Ovviamente non potevano mancare i miei insegnanti, che sono stati preziosi – aggiunge Manuela –. Tra tutti ci tengo a ringraziare Bruna Maion, Miriam Isola e Daniele Bertuzzi, che il giorno della laurea erano presenti».
Impossibile non chiedere alla campionessa olimpica e carnica doc, con un passato da parlamentare in Forza Italia, se intende scendere in campo in occasione delle elezioni regionali 2018. «Non lo so ancora, ma non lo escludo – risponde Manu con il suo sorriso che conquista –. Ci penserò».
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