Crimini e un suicidio, ombre sul calcio

Il ct gallese Speed impiccato, aggressioni a Napoli e in Uruguay
Il ct del Galles, Gary Speed, in una foto del 25 aprile 2010. ANSA
Il ct del Galles, Gary Speed, in una foto del 25 aprile 2010. ANSA

La compagna di Lavezzi assalita a Napoli dopo le rapine dei giorni scorsi a Cavani e alla sposa di Hamsik; la moglie di Tabarez, ct della Nazionale di calcio dell’Uruguay, aggredita selvaggiamente a Montevideo con ustioni sul 25% del corpo; il commissario tecnico del Galles, Gary Speed, 42 anni, trovato morto in casa sua, impiccato. Tutto in poche ore. Il mondo del calcio deve assistere impotente a una serie drammatica di eventi che tolgono gioia alla bellezza dello sport. E se per quanto accaduto a Napoli e in Uruguay si può puntare il dito contro la criminalità, la morte di Speed lascia aperti altri angoscianti interrogativi, visto che la polizia parla ormai con certezza di suicidio. Speed lascia la moglie e due figli. Il calciatore Michael Owen, vicino di casa di Speed, ha scritto su Twitter: «Non posso crederci, ci siamo incontrati due giorni fa mentre portavamo i figli a scuola. Sono sconvolto». Sconvolto anche il suo ex compagno di nazionale Robbie Savage: «Il mondo ha perso un grande uomo. Sono devastato. Ho parlato con lui ieri mattina, perchè? Perchè? Abbiamo riso insieme, parlando di calcio e musica. Non capisco».

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