Cioffi sprona l’Udinese: «Andiamo a Roma per toglierci da una posizione che non ci appartiene»

Il tecnico bianconero gioca d’anticipo parlando alla vigilia della partenza per la Capitale: «È il momento più complicato, vediamo di trovare la soluzione»

Simone Narduzzi
Mister Gabriele Cioffi ha ammesso che questo è il momento più delicato da quando è tornato ©Foto Petrussi
Mister Gabriele Cioffi ha ammesso che questo è il momento più delicato da quando è tornato ©Foto Petrussi

UDINE. Verso la Capitale, nel momento più duro di questa sua nuova avventura in bianconero. Lunedì 11 marzo la sfida alla Lazio, le inseguitrici che intanto incombono: giocando d’anticipo, alla vigilia della partenza per Roma, Gabriele Cioffi ha parlato alla stampa svelando umori e motivazioni della sua squadra, chiamata a strappare punti utili in chiave salvezza di fronte a un’avversaria, classifica alla mano, di tutt’altro calibro.

L’avvicinamento

«Siamo concentrati – le parole del tecnico agli addetti ai lavori –, siamo motivati, vogliosi. Ricerchiamo il giusto coraggio, ma è un coraggio che i ragazzi hanno sempre avuto, perché a Genoa, pur avendo toppato il primo tempo, nel secondo hanno dimostrato carattere e personalità giocando in dieci.

Con la Salernitana, nonostante un’ingenuità pesante, la squadra ha fatto vedere di esser presente. Andiamo a Roma per provare a toglierci da una posizione che non ci appartiene. Stiamo bene, ne daremo conferma nella prossima partita».

Una gara che i friulani disputeranno sapendo i risultati delle rivali per la salvezza, con eventuali pressioni annesse: «È il momento più complicato della mia gestione. Vediamo di trovare la soluzione per uscirne».

Vie d’uscita

Sorride, in tal senso, il tecnico per il rientro imminente di Pereyra, anche se è tutt’altro che sicuro di un posto nell’undici, come conferma lo stesso Cioffi. «Si è allenato tutta la settimana: parlerò con lui e capirò meglio la situazione. È un giocatore che ha delle caratteristiche particolari. A livello di personalità, catalizza la squadra e anche in una prestazione opaca la aiuta. La sua è stata fin qui un’assenza pesante, soprattutto in termini di pensiero positivo, di lettura».

Chi mancherà di certo domani sarà Walace: il brasiliano sarà costretto a scontare un turno di squalifica. «È un’assenza pesante, ma sono convinto che chi lo sostituirà farà una grande partita». Già, chi? «Molto dipende da come e dove verrà utilizzato Pereyra. Lovric e Zarraga sono due opzioni, meno, per caratteristiche, Payero».

Dietro, possibile spazio per Kristensen, di nuovo arruolabile dopo l’espulsione di Genova. «L’avevo visto in confusione: ha avuto modo di riflettere in questi quindici giorni. L’ho visto molto più applicato e cosciente. La notte, a questo proposito, mi porterà consiglio». Ma Joao Ferreira pare ancora in vantaggio.

Errori di gioventù

Il centrale danese è uno dei tanti volti giovani dell’Udinese alla primissima esperienza in A: «Parliamo di ragazzi che si vedono costretti a fronteggiare dei cambi violenti nelle proprie vite, partendo da lingua e abitudini. Capisco come l’ambiente possa non avere pazienza, ma noi dobbiamo averne. Dobbiamo vivere con serenità i loro errori perché questi saranno i giocatori del futuro dell’Udinese. Io credo in loro».

L’avversario

L’impressione è che il “largo ai giovani” possa essere messo in stand by contro la Lazio. Una Lazio chiamata a vincere per dimenticare l’amarezza dell’uscita dalla Champions e i passi falsi commessi in campionato (dove ha collezionato tre sconfitte nelle ultime quattro giornate).

Per i biancocelesti, diverse assenze, inclusa quella di mister Maurizio Sarri, squalificato al pari di Guendouzi, Marusic e Pellegrini. «Giocano assieme da tre anni, e in questo periodo hanno cambiato pochissimo. Le loro assenze sono relative: chiunque scenderà in campo sarà titolare vero, non una seconda linea».

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