Cioffi sprona l’Udinese: «Andiamo a Roma per toglierci da una posizione che non ci appartiene»
Il tecnico bianconero gioca d’anticipo parlando alla vigilia della partenza per la Capitale: «È il momento più complicato, vediamo di trovare la soluzione»

UDINE. Verso la Capitale, nel momento più duro di questa sua nuova avventura in bianconero. Lunedì 11 marzo la sfida alla Lazio, le inseguitrici che intanto incombono: giocando d’anticipo, alla vigilia della partenza per Roma, Gabriele Cioffi ha parlato alla stampa svelando umori e motivazioni della sua squadra, chiamata a strappare punti utili in chiave salvezza di fronte a un’avversaria, classifica alla mano, di tutt’altro calibro.
L’avvicinamento
«Siamo concentrati – le parole del tecnico agli addetti ai lavori –, siamo motivati, vogliosi. Ricerchiamo il giusto coraggio, ma è un coraggio che i ragazzi hanno sempre avuto, perché a Genoa, pur avendo toppato il primo tempo, nel secondo hanno dimostrato carattere e personalità giocando in dieci.
Con la Salernitana, nonostante un’ingenuità pesante, la squadra ha fatto vedere di esser presente. Andiamo a Roma per provare a toglierci da una posizione che non ci appartiene. Stiamo bene, ne daremo conferma nella prossima partita».
Una gara che i friulani disputeranno sapendo i risultati delle rivali per la salvezza, con eventuali pressioni annesse: «È il momento più complicato della mia gestione. Vediamo di trovare la soluzione per uscirne».
Vie d’uscita
Sorride, in tal senso, il tecnico per il rientro imminente di Pereyra, anche se è tutt’altro che sicuro di un posto nell’undici, come conferma lo stesso Cioffi. «Si è allenato tutta la settimana: parlerò con lui e capirò meglio la situazione. È un giocatore che ha delle caratteristiche particolari. A livello di personalità, catalizza la squadra e anche in una prestazione opaca la aiuta. La sua è stata fin qui un’assenza pesante, soprattutto in termini di pensiero positivo, di lettura».
Chi mancherà di certo domani sarà Walace: il brasiliano sarà costretto a scontare un turno di squalifica. «È un’assenza pesante, ma sono convinto che chi lo sostituirà farà una grande partita». Già, chi? «Molto dipende da come e dove verrà utilizzato Pereyra. Lovric e Zarraga sono due opzioni, meno, per caratteristiche, Payero».
Dietro, possibile spazio per Kristensen, di nuovo arruolabile dopo l’espulsione di Genova. «L’avevo visto in confusione: ha avuto modo di riflettere in questi quindici giorni. L’ho visto molto più applicato e cosciente. La notte, a questo proposito, mi porterà consiglio». Ma Joao Ferreira pare ancora in vantaggio.
Errori di gioventù
Il centrale danese è uno dei tanti volti giovani dell’Udinese alla primissima esperienza in A: «Parliamo di ragazzi che si vedono costretti a fronteggiare dei cambi violenti nelle proprie vite, partendo da lingua e abitudini. Capisco come l’ambiente possa non avere pazienza, ma noi dobbiamo averne. Dobbiamo vivere con serenità i loro errori perché questi saranno i giocatori del futuro dell’Udinese. Io credo in loro».
L’avversario
L’impressione è che il “largo ai giovani” possa essere messo in stand by contro la Lazio. Una Lazio chiamata a vincere per dimenticare l’amarezza dell’uscita dalla Champions e i passi falsi commessi in campionato (dove ha collezionato tre sconfitte nelle ultime quattro giornate).
Per i biancocelesti, diverse assenze, inclusa quella di mister Maurizio Sarri, squalificato al pari di Guendouzi, Marusic e Pellegrini. «Giocano assieme da tre anni, e in questo periodo hanno cambiato pochissimo. Le loro assenze sono relative: chiunque scenderà in campo sarà titolare vero, non una seconda linea».
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