C’è un uomo solo al comando e il suo nome è Andrea Pietrobon

TRAMONTI DI SOPRA. Colpo da maestro di Andrea Pietrobon (nella foto Bolgan). Lo scalatore veneto della Northwave si è imposto per distacco nel 5° Gran premio Cial de Brent, la Polcenigo-Tramonti di Sopra che ha concluso la settima edizione della challange Provincia di Pordenone. Gioco, partita, incontro per il primo anno che in un colpo solo si è aggiudicato la prestigiosa corsa in linea organizzata dalla Sacilese, la classifica dei Gran premi della montagna e la classifica finale della challange. Successi ampiamente meritati per Pietrobon, protagonista di tutta la giornata ed esempio di combattività. E dire che in precedenza Andrea, che predilige i terreni impervi, nella sua prima annata da juniores non era mai riuscito ad andare al di là della quinta posizione ottenuta al Giro del Friuli. Ben 158 gli atleti al via. Già nel tratto in linea, che ha condotto il gruppo dalla pedemontana pordenonese alla Val Tramontina, Pietrobon è fuoriuscito in compagnia dei corregionali Alessandro Bond a Filippo Simeoni . I tre hanno disputato all'attacco una cinquantina di chilometri ovvero metà percorso dell'impegnativa gara adatta ai passisti scalatori. Nell'ultimo dei giri previsti a Tramonti, il portacolori della Northwave, però, ha rotto gli indugi allungando il passo fino a staccare i due compagni di avventura. A quel punto Pietrobon ha percorso in perfetta solitudine i 6 chilometri che lo hanno accompagnato al traguardo L'ordine d'arrivo: 1) Andrea Pietrobon (Northwave) che ha percorso 99 chilometri in 2h44'38" alla media di 36,080 kmh; 2) Filippo Simeoni (Sanvendemiano Cieffe) a 32"; 3) Alessandro Bond (Idndustrial Forniture Moro) st; 4) Luca Mozzato (Contri Autozai) st; 5) Matteo Zandomeneghi (Northwave) a 1'52"; 6) Aldo Caiati (Team LVF) st; 7) Alberto Giurato (Fontanafredda) a 1'54"; 8) Edoardo Francesco Faresin (Pressix P3 Mito Sport) st; 9) Giovanni Aleotti (Sancarlese Phonix Borghi Bike) st; 10) Mattia Taborra (Industrial Forniture Moro) st.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Riproduzione riservata © Messaggero Veneto