Carolina Kostner a Pontebba tra i ricordi e il futuro: «Non smetto, pattinare mi rende felice»

PONTEBBA. A vederla evoluire sul ghiaccio del palaVuerich, elegante e precisa sulle lame, bellissima, c’è da restare estasiati. Carolina Kostner ha deliziato il pubblico pontebbano, ieri sera, due ore di spettacolo come guest star al quale hanno partecipato anche autentici fenomeni della specialità come gli strepitosi Anna Cappellini e Luca Lanotte, i campioni italiani in carica, l’azzurro Matteo Rizzo e, ancora, Alice Garlisi, Valentina Marchei, Sara Delfinetti, Sophia Sforza, Andrea Vaturi, Fabio Mascarello, Federico Uslenghi e Moreno Lafiosca, tutti in pista, pattinatori, danzatori e acrobati veri, uno dopo l’altro, sulle note trascinanti della Band of the Rock, che ha suonato dal vivo.
«Sai che sono già stata qui a Pontebba da bambina? – ci dice Carolina con un sorriso contagioso -. Io, sinceramente mi ricordo quasi nulla, mia madre sì. Mi ha spiegato che quando avevo nove anni ho gareggiato in questo impianto. È bello essere qui e toccare con mano l’entusiasmo degli appassionati, soprattutto dei bambini. Il pattinaggio è bello da vedere, soprattutto da vivo, perché riesce a toccare il cuore della gente».
Essere una campionessa di tale livello significa essere una sorta di rockstar sui pattini... «Ma no, dai. Mi sento onorata di poter essere un esempio per i giovani e anche per i miei colleghi: ci aiutiamo e ci sproniamo a vicenda. Quando ero piccola, avevo i miei idoli, che mi hanno motivato a realizzare i miei sogni. Poter essere di ispirazione è per me una gioia».
Il curriculum di Carolina Kostner è spettacolare, la bacheca è piena. Cosa c’è ancora da vincere? «Non è tanto la vittoria che mi motiva ogni giorno ad allenarmi: è più il cammino che si fa, le persone che si incontrano. Noi atleti siamo anche esseri umani, gente normale con le difficoltà della vita quotidiana come tutti. Quando pattiniamo sembriamo felici e regaliamo felicità: è questo l’obiettivo principale».
In questa settimana ferragostana, lo show itinerante, organizzato dalla società Ghiaccio Spettacolo, si divide tra Selva di Val Gardena, Pinzolo, Asiago, Baselga di Pinè e Bormio: per la prima volta, anche Pontebba s’è inserita nel circuito. Fondamentale esserci, anche perché l’opportunità di vedere dal vivo artisti veri come Carolina Kostner, in piena estate, rappresenta davvero un’emozione unica, anche per chi non è avvezzo alle evoluzioni sul ghiaccio.
La stagione agonistica dell’azzurra inizierà a ottobre, prima con il Japan Open, poi con le prime tappe del Gran Prix. Nel mentre, c’è un ruolo da ambasciatrice del pattinaggio italiano e dello sport azzurro che il presidente del Coni, Gianni Malagò, le ha cucito addosso. «Essere un esempio è un onore che porto avanti. Mi fa piacere promuovere il pattinaggio, uno sport davvero difficile, anche da raccontare. Dietro a quello che si vede c’è sempre un grande impegno da parte di un pattinatore, tanto lavoro, tanti sacrifici. Sono tutti valori che vorrei poter condividere con i ragazzi più giovani.
È bello ed importante avere dei sogni, ma per realizzarli occorre combattere, occorre lottare, serve debellare le paure. È un po’ come un terreno da conquistare, battaglia dopo battaglia. Siamo tutti talmente abituati a volere ed ottenere tutto subito che ci si dimentica di avere la pazienza di attendere. Qualsiasi risultato, sia nello sport, sia nella vita, si ottiene solo col lavoro costante. Un pattinatore – conclude – è tanto più bravo quanto riesce a far sembrare semplici le cose più difficili».
Osservarla da pochi metri mentre piroetta e salta sul ghiaccio regala la conferma che Carolina è un’autentica stella.
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