Botta in testa per Widmer: niente fratture, ma serve una maschera
UDINE. Ha lasciato lo stadio in ambulanza e in serata è rientrato regolarmente a casa, ma il dopo partita è stato piuttosto problematico per Silvan Widmer. All’esterno elvetico bianconero è stato infatti riscontrato un affossamento della corticale esterna dell'osso frontale in seguito agli esami strumentali sostenuti nel reparto maxillo facciale dell’ospedale di Udine, dove Widmer è stato trasportato subito dopo la fine della sfida con l’Inter. È stato proprio nei minuti conclusivi della partita che Widmer ha subito una gomitata tra le due sopracciglia, un infortunio passato inosservato ai più e anche allo stesso arbitro Doveri, che infatti non ha sanzionato alcun fallo ai danni dell’elvetico. Il giocatore però ha accusato il colpo e rendendosi conto che qualcosa non andava ha allertato lo staff medico bianconero appena fatto rientro negli spogliatoi, lasciando poi lo stadio sulla lettiga dell’autoambulanza, tenendosi la fronte con la mano.
Fortunatamente gli esami hanno poi escluso fratture e il ricorso all'intervento chirurgico, trattandosi solo di un trauma cranico non commotivo, ma la guardia resta alta, perché la parte ora dovrà essere adeguatamente protetta. In caso di un ulteriore contatto si rischierebbe infatti la frattura, di qui una prospettiva incerta sui tempi di recupero, che sono legati alla possibilità di proteggere in maniera del tutto sicura la parte interessata, come spiega il ds bianconero Nereo Bonato. «Faremo delle ricerche per capire se esiste un tipo di protezione che possa fare al caso e dunque valuteremo il da farsi. Questa è la priorità che influisce anche sui tempi di recupero». Una maschera protettiva, di quelle solitamente usate per proteggere il naso, potrebbe quindi non bastare. Al momento resta dunque incertezza sul rientro dello svizzero.
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