Bianconeri stanchie la Reggina fa il colpo




UDINESE-REGGINA 0-1

UDINESE
(4-3-3): Handanovic, Ferronetti (25' st Motta), Coda, Domizzi, Lukovic, Inler (20' st Obodo), D'Agostino, Isla, Pepe (12' st Sanchez), Quagliarella, Floro Flores (Belardi, Sala, Felipe, Pasquale). All: Marino


REGGINA
(4-4-1-1): Campagnolo, Alvarez, Valdez, Santos, Cirillo, Vigiani, Barreto, Carmona, Barillà, Cozza (31' st Di Gennaro), Brienza (44' st Corradi) (Marino, Ceravolo, Cosenza, Hallfredsson, Sestu). All: Orlandi


ARBITRO
: Mazzoleni di Bergamo


MARCATORE
: nel st 15'  Brienza


NOTE
: recupero: 0' e 5'. Angoli: 6 a 3 per la Reggina. Ammoniti: Santos, Cirillo, Domizzi, Coda e Quagliarella per gioco falloso, Brienza per proteste; Corradi per gioco non regolamentare. Espulso: 45' st Marino per proteste. Stettatori: 14.000. Prima della gara è stato osservato un minuto di silenzio per ricordare la prematura scomparsa del giocatore belga Regis Genaux, per due anni all'Udinese.


UDINE.
L'Udinese stanca e senza idee frena, la Reggina approfitta e passa al Friuli con il minimo sforzo rinverdendo le speranze in un campionato che rimane molto difficile, visto che i calabresi sono ancora al penultimo posto.


Sarà un caso, ma senza Di Natale i friulani raccolgono un punto in tre partite e vedono sensibilmente ridimensionate le aspettative che solo alcune settimane fa proiettavano la squadra di Marino, oggi espulso da Mazzoleni, tra le possibili protagoniste del torneo.


Contro la Reggina - che già in coppa Italia aveva dato filo da torcere ai friulani - nella squadra friulana non funziona nulla: appare infatti ferma sulle gambe fin dai primi minuti e il centrocampo della Reggina ha buon gioco a fermare le azioni avversarie ed a rilanciare i propri attaccanti, con Cozza e soprattutto Brienza sempre pericolosi.


La squadra di Orlandi non sbaglia un colpo. Pur senza fare cose straordinarie si limita a controllare l'Udinese e, quindi, a ripartire. Cozza sulla tre quarti indietreggia sulla linea di centrocampo dove i granata mantengono una costante superiorità numerica. E così i friulani non riescono a fare il loro gioco anche perchè Isla, D'Agostino e soprattutto Inler sono senza birra in corpo, prevedibili, lenti e, quindi, assolutamente incapaci di incidere.


Orlandi si copre e manda in panchina Corradi. Marino, invece, gioca le sue carte e schiera la formazione migliore. Si vede però subito che le cose non vanno bene per i padroni di casa. Brienza si fa subito pericoloso e su punizione, al 27', sfiora l'incrocio die pali. Poi è Handanovic a superarsi su Barillà, mentre l'Udinese si fa viva dalle parti di Campagnolo solo al 40' con Domizzi il cui tiro finisce in rete. Gol annullato per fuori gioco del giocatore.


Nella ripresa le cose non cambiano. Marino capisce e inserisce Sanchez per uno spento Pepe. Ma anche con il cileno l'attacco bianconero non punge. Floro non spinge e Quagliarella non riesce a liberarsi dalla morsa di Valdez e Santos. La Reggina, quindi, ne approfitta. In una azione che pare quasi di alleggerimento, al 15', il pallone arriva a Brienza che, lasciato solo in area, spara un diagonale al volo che sorprende Handanovic.


L'Udinese cerca di reagire, ma senza costruire nulla. D'Agostino tenta su punizione, ma è ancora Lukovic a sbarrare la strada alla Reggina in una bella azione in velocità. Poi ci mette un pizzico anche Mazzoleni che arriva a espellere Marino e ad ammonire diversi giocatori nell'ultimo quarto d'ora. La Reggina con Alvarez perennemente a terra per crampi cerca di far scorrere i minuti. E arriva a conquistare il risultato utile, tre punti fondamentali per continuare a sperare.


Per l'Udinese la prima sconfitta interna - dopo quelle di Milano contro l'Inter e di Torino contro la Juventus - rappresenta il duro incontro con la realtà. È una buona squadra, ma senza rincalzi adeguati soprattutto a centrocampo la squadra non può fare miracoli. Se poi manca anche Di Natale,

sono veramente guai.

Riproduzione riservata © Messaggero Veneto