Belinelli e Gallinari, l’Nba parla italiano

Nove gli incontri disputati l’altra notte nella Nba con un solo italiano in campo, Danilo Gallinari, mentre l’altro, Marco Belinelli, diventa protagonista per aver rescisso il contratto con Atlanta ed essere diventato, a mercato chiuso, uno dei free agent più ambiti, tanto da far gola alle squadre che sognano l’anello e hanno ancora spazio nel salary cup, considerando che agli Hawks la guardia di San Giovanni in Persiceto aveva comunque un garantito di 6,6 milioni di dollari a stagione.
La riscossa. Tornando al Gallo, l’ala milanese con 16 punti, 4 rimbalzi e 2 assist in 28 minuti, ha contribuito alla vittorie dei Los Angeles Clippers sul campo dei Detroit Pistons per 108-95. Era la partita dell’ex Blake Griffin, che ha chiuso con 19 punti. Sugli altri parquet, seconda vittoria consecutiva per i Cleveland Cavaliers e seconda tripla di fila per LeBron James. Nella vittoria per 123-107 sugli Hawks, il “Prescelto” ha chiuso con 22 punti, 17 assist e 12 rimbalzi, spalleggiato alla grande dal tiratore Kyle Korver con 30 punti. Dall’altra parte, al fianco del solito “tedeschino” Dennis Schroder (25 punti), già mancava Belinelli. Sempre ad Est sono caduti i Boston Celtics contro Indiana 97-91, trascinata dai 35 punti e 10 rimbalzi di Victor Oladipo. Non sono bastati a Boston i 21 di Kyrie Irving. De ko dei biancoverdi ne approfitta Toronto, che pur senza scendere in campo si porta in vetta alla Eastern Conference. Ad Ovest settima vittoria consecutiva per gli Houston Rockets, che incalzano Golden State per la testa della classifica. Il “Barba” Harden ha guidato i texani con 28 punti e 11 assist nella vittoria per 130-104 sui Denver Nuggets.
Il progetto. Belinelli ha deciso dunque di dare una svolta alla propria stagione, se non alla parte finale della propria brillante carriera Nba. 24 ore dopo aver scoperto che Atlanta non era riuscita ad imbastire per lui una trade in una delle nove squadre da play-off che l’avevano richiesto, l’azzurro ha finalizzato il divorzio dagli Hawks, soluzione che gli permetterà di scegliersi la sua prossima squadra: Boston, Minnesota, Philadelphia, Portland, Miami, Milwaukee, Toronto e Oklahoma hanno già pensato a lui, ma in fila ci sono anche Golden State (sarebbe un ritorno, visto che il “Beli” ha esordito nella Nba proprio con i Warriors) e Houston.
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