Apu, vittoria salvezza al Carnera: Treviso ko 86-79

Spencer decisivo nel finale, Christon orchestra: Udine soffre ma porta a casa due punti pesantissimi

Antonio Simeoli

Magie della pallacanestro. Mekowulu e Spencer, i due pivot dell’Apu, rimbalzi e tante cose utili ma sempre criticati, fanno vincere anche con tanti punti a referto lo scontro salvezza contro Treviso. Una vittoria fondamentale, meritata, anche se con tanti pasticci, con più Brewton che Dawkins utili alla causa. Si è persa l’Apu nel finale, l’ha salvata il totem Spencer ben imbeccato da Christon. È lungo il campionato, manca ancora l’ala che fa svoltare la stagione, ma la barca va. Eccome se va.

Il basket moderno a molti non piace: perché si tira troppo da tre. Anche 3 contro uno in contropiede come accaduto ad Alibegovic a inizio partita. Tiro sbagliato, due punti buttati. È così, prendere o lasciare. E l’inizio di Apu-Treviso, partita delle partite in chiave salvezza per entrambe le squadre, è così.

Clima? Da paura, quella vera. Ci pensano i tifosi di Treviso a rendere il tutto migliore dopo la serie di divieti alle tifoserie ospiti, anche per beghe legate al calcio. Alla raffica di triple non partecipa per metà quarto Dawkins, uno che sa tirare. Perché ancora una volta Vertemati parte con i due americani con la valigia in mano (l’altro è Brewton) in panchina. Però se uno sa tirare, prima o poi segni. Prima palla decente (di Christon, uno che sa mettere in ritmo i giocatori) e tripla di Dawkins.

Lo imita DJ. Si siano svegliati? Calma, ma almeno giocano. Ovviamente tripla di Torresani (bravo), davanti ai suoi compagni di nazionale under 20 Ferrari e Marangon, arrivati da Cividale anche a salutare coach Rossi. Fine primo quarto: 24-21, difese da rivedere. Ma Calzavara che innesca Mekowulu dimostra che il basket non è poi solo tiro da tre. Suonano le campane al vicino campanile dei Rizzi.

Christon sta dietro ai due con la valigia. Li telecomanda, prova ad innescarli. Treviso è molto Weber, rientrato da poco. Udine è anche Brewton: 35-26. Primo allungo di quelli in rosa, le scarpe di mezza Apu. Dura poco, l’attacco si inceppa, quelli della Marca tornano sotto, ora difendono. “Treviso è forte e vincerà” cantano i tifosi. Con Christon e il nigeriano l’Apu va all’intervallo lungo avanti 45-40. Senza tirare un tiro da tre in 10 minuti. Record.

Ma la sfida è sul filo. L’Apu ha bisogno di equilibrio in attacco e punti di riferimento chiari. E di difesa. Sarà banale, ma è così. Ikangi tripla, Alibegovic, 8 punti in fila con Christon che dirige: 60-44 dopo 3’. Con Mekowulu, spesso e volentieri criticato, che attacca il titolo di Mvp. Parziale di 15-4 in nemmeno 4’. Partita azzannata? “Tirate fuori i c…”, cambia l’umore dei tifosi trevigiani. Con 8 punti di fila i giocatori rispondono. E il terzo fallo dell’indiavolato nigeriano non è una bella notizia per Udine. No, la partita è lunghissima. A Dawkins esce la seconda tripla di un niente: poi non dite che nello sport non ci vuole fortuna. Uscirà dalla partita.

Alla fine del terzo quarto Treviso è ancora lì. Eccome se è lì, con due piedi sulla partita. Con Olisevicius on-fire e Udine che ha perso il filo in attacco: 66-61. Inutile girarci intorno, ci deve pensare il numero zero Christon. A orchestrare e segnare quando serve. Tripla di Da Ros, sul +4. Quando conta davvero. Contropiede di Brewton: ossigeno. Due tiri sbagliati da Christon di un niente fanno venire i brividi al Carnera griffato CrediFriuli. L’equilibrio è sottilissimo, la posta in palio gigantesca. A 6’ dalla fine Treviso risale sul 71-69, Udine non sa letteralmente cosa fare in attacco. Sbaglia la tripla del sorpasso e quello che ha giocato l’Nba vera (Christon) si va a prendere due tiri liberi.

Ma Radosevic chi lo marca? Canestro di Brewton, Mekowulu: quinto fallo. Quattro minuti alla fine. Weber quasi pareggia. Tutto il Carnera pensa: dai Christon prenditi sulle spalle l’Apu. Invece è Ikangi a segnare una tripla fotonica. Quando Brewton sfonda coach Rossi entra in campo pugni al cielo.

Treviso annusa il colpaccio. L’Apu boccheggia, anche in difesa: 78-77 a 2’29”.

La sua vittoria è appesa a un filo. A un episodio. Proprio mentre la Fiorentina raddoppia, ma al Carnera dell’Udinese lunatica adesso interessa poco. Va in lunetta Spencer. Ne segna uno, almeno. Poi, quello che ogni mattina accompagna dolcemente il figlioletto alle scuole di Tavagnacco, imbeccato dallo zero, schiaccia al volo. A 1’57” dalla fine Udine è 81-77. Poi il numero 6 tira uno stoppone, quindi segna ancora. Ripiglia un rimbalzo. Tris della Viola. Chissenefrega. Finisce 86-79. Grazie Skylar.

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