Apu, ecco Arletti e Vedovato: «Udine una scelta facile»

La guardia e il pivot saranno le alternative ai due stranieri Clarke e Delia Il ds Gracis: «Gianmarco lo ha chiesto Vertemati che lo ha allenato nell’U20»

Giuseppe Pisano

Una sfida da vincere, spinti da motivazioni forti. È questo l’obiettivo di Gianmarco Arletti e Jacopo Vedovato, due dei nuovi acquisti dell’Apu Old Wild west 2023/2024, presentati ufficialmente ieri dalla società bianconera.

Arrivano da esperienze diverse, uno nei college Usa e l’altro in serie B, ma sono accomunati da un punto di partenza comune a Udine: entrambi partono nelle gerarchie alle spalle di stranieri molto esperti (Clark e Delia), che per loro saranno un esempio e uno stimolo per migliorare.

Un concetto dal quale potrà solo trarne beneficio la squadra costruita dal ds Gracis e da coach Vertemati.

ARLETTI

La guardia bolognese rappresenta per l’Apu la linea verde, come ha sottolineato Andrea Gracis.

«Il suo ingaggio è stato caldeggiato da coach Vertemati – ha spiegato il direttore sportivo udinese – che lo conosce bene avendolo allenato ai tempi della Nazionale Under 20».

Arletti è un figlio d’arte, dato che sua mamma Simona ha giocato in A1 con la Libertas Bologna e suo padre (attualmente consigliere Fip) in B2 con Castel San Pietro.

«Udine è stata una scelta facile, qui c’è tutto ciò che cercavo sia come stile di vita che dal punto di vista cestistico.

All’Apu ci sono grandi ambizioni ma io non sento la pressione, anzi ho un ulteriore stimolo per far bene. Mi servirà un periodo d’adattamento anche perché negli Usa ci sono alcune regole diverse, però conto di non metterci molto.

Ho sentito Vertemati, siamo consapevoli che c’è un percorso da fare per migliorare giorno dopo giorno». Il suo numero di maglia sarà l’8, già utilizzato con l’Azzurro Under 20.

VEDOVATO

Il centro patavino è una vecchia conoscenza di Gracis, che lo ha visto debuttare in A2 con Treviso nel 2013. «Jacopo è un lavoratore solido e affidabile», ha detto il ds bianconero.

«Cinque anni fa sono sceso in B per avere più spazio – ha spiegato Vedovato – ora ci torno più maturo e ritrovo un campionato più fisico e più tecnico. Non mi sento affatto arrivato, questo per me è un ottimo punto di partenza per mettermi ancora alla prova. La chiamata di Vertemati è stata inattesa, abbiamo parlato del nuovo roster e della mia disponibilità a mettermi al servizio della squadra.

Quest’anno ci aspetta un campionato di serie A2 molto difficile e competitivo, sarà importante arrivare in fondo con una squadra solida e cosciente dei propri mezzi».

Nella sua esperienza udinese indosserà la divisa numero 2, mantenendo un numero che gli ha portato bene nel corso del quinquennio a San Vendemiano, squadra di cui è stato anche capitano.

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