Allenamento a Caporiacco quando Maria sorprese tutti

UDINE. Quel cuore disegnato con un pennarello - a fianco della scritta “I was here” - autografo lasciato sul muro del campetto di cemento di tennis a Caporiacco, è finito nella raccolta-immagini di numerosi telefonini. Ricordo custodito gelosamente dagli appassionati di tennis e dai fans di Maria Sharapova. Testimonianza di quella volta, nell’estate del 2010, in cui la campionessa fu ospite in Friuli - in compagnia dell’allora fidanzato Sasha Vujacic, ex giocatore della Pallacanestro Udinese e a quei tempi stella dell’Nba - per partecipare al matrimonio di una coppia di amici.

Una “toccata e fuga” prima a Udine, a passeggio per piazza Primo maggio e a pranzo alla Campana d’Oro. L’indomani a Caporiacco, dove la biondissima siberiana aveva utilizzato l’impianto in cemento per svolgere l’allenamento giornaliero, in vista della partecipazione agli Internazionali degli Stati Uniti.

Come sportivi della domenica, pantaloncini da allenamento e canotta, sotto il caldo sole di luglio, Maria e Sasha si erano presentati sul campetto ottenendo dal paese la discrezione richiesta. Nessun curioso, solo qualche autografo regalato a un paio di ragazzini più intraprendenti degli altri.

La sorpresa di chi non conosceva la regina del tennis mondiale («Ma chi è quella bionda?»), il rammarico di chi se l’era persa. Compresi i paparazzi che avrebbero pagato chissà quanto per avere la soffiata e poter immortalare una delle coppie più glamour e ricercate del momento.

L’ultimo giorno, la parte ufficiale delle vacanze friulane. La passerella sugli scalini e nei vialetti per raggiungere la chiesa di Santa Margherita del Gruagno, frazione di Moruzzo, e assistere al sì degli amici, poi i sorrisi distribuiti nel castello dei colli friulani sede del party organizzato in onore degli sposi.

Un vestito color grigio scuro con intarsi di pizzo nero, tacchi e pochette rigorosamente in tinta con le scarpe. Lì si a concedersi agli scatti dei fotografi e dei moltissimi curiosi. Che quel sorriso e quella semplicità, in contrasto con la popolarità raggiunta, se li ricordano ancora. (r.m.)