Udinese, tutto il peso delle assenze
Da Sanchez a Payero Thauvin e Kristensen: i guai fisici non sono un’esclusiva friulana

Considerato che il mercato si è chiuso, e che sino a fine stagione la rosa dell’Udinese non subirà interventi, Kosta Runjaic sarà stato molto contento nell’aver rivisto Lautaro Giannetti, Kingsley Ehizibue e Keinan Davis rientrare ieri in gruppo dai rispettivi infortuni. Sì, perché non si può negare come sinora i bianconeri non siano stati colpiti da guai fisici. Otto calciatori, tra quelli maggiormente utilizzati, sono rimasti immuni da problemi di carattere muscolare o traumatico di una durata di almeno due settimane. Si tratta di Sava, Bijol, Zemura, Kamara, Lovric, Ekkelenkamp, Karlstrom e Lucca. Tutti gli altri si sono dovuti fermare (o dovranno rimanere ancora ai box) più o meno a lungo per un totale complessivo di più di 550 giorni.
Al Bruseschi si sono rivisti così tre giocatori, che puntano a essere convocati per la partita di domenica a Fuorigrotta col Napoli. Dopo 62 giorni ha ripreso a lavorare con la squadra Giannetti, difensore uscito infortunato dal match con l’Inter di Coppa Italia dello scorso 19 dicembre (prima ancora out per 15 giorni a settembre). Un infortunio muscolare l’aveva messo ko così come Davis, che mancava dal 9 dicembre, quando si dovette fermare per una lesione muscolare al soleo della gamba destra. A gara in corso, ma non solo, è mancato l’apporto del centravanti inglese, che poteva garantire tante soluzioni in più a Runjaic, tecnico privato dalla partita con l’Atalanta dell’11 gennaio di un suo fedelissimo come Ehizibue. Per quest’ultimo una lesione al flessore della coscia sinistra, guaio che l’ha tolto dal campo per 24 giorni. I rientri sono importanti per la squadra, che dopo la sfida col Napoli affronterà Empoli, Lecce e Parma per tre incontri in cui potrà compiere il salto di qualità.
Va detto che gli infortuni muscolari, alle luce di un calcio sempre più basato sull’intensità, incidono molto sulle squadre. Perciò non solo l’Udinese ha a che fare con questo problema. Va al contempo sottolineato come i bianconeri siano stati privati di elementi importanti nel periodo in cui si costruivano le fondamenta della squadra. Un campione come Sanchez, per esempio, è dovuto stare ai box 122 giorni prima di tornare col Napoli lo scorso dicembre; un difensore di prospettiva come Kristensen si è dovuto fermare complessivamente per 53 giorni, più o meno lo stesso arco di tempo che ha tolto dai giochi un titolare come Payero (due infortuni per lui, 56 giorni out) e un cambio del calibro di Zarraga (50, rientrato sabato scorso). Anche un top come Thauvin, tra settembre e ottobre, ha dovuto fermarsi per 27 giorni, senza contare i 22 giorni di stop di Atta.
Costretti a guardare i compagni allenarsi sono attualmente Okoye e Touré. Il portiere, al di là dell’inchiesta scommesse in cui è implicato, ha rimediato una lesione al polso lo scorso 6 dicembre e non rientrerà prima di aprile. Il difensore, invece, ha accusato la rottura del legamento crociato nel match con la Roma e ha chiuso anzitempo la sua stagione. Al suo posto l’Udinese ha ingaggiato Valentin Gomez, argentino del Velez che da qui al termine del campionato sarà chiamato a dare il suo contributo.udinese
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