Botta e risposta tra le tifoserie che aspettano già la gara di ritorno: «Serie B, Serie B»

Sciopero della Curva Fiesole, tensione sugli spalti e cori incrociati: i tifosi dell’Udinese non smettono di cantare nonostante la goleada

Erano 262 nel settore ospiti, allo stadio Franchi, e avrebbero meritato un regalo, non le cinque “pepite” di carbone rimediate dall’Udinese. Sgranati come non mai hanno cantato e incitato i bianconeri a dispetto dei gol che si succedevano sul campo e all’inizio erano perfettamente mimetizzati con gli spalti attorno, occupati a macchia di leopardo, complice lo sciopero del tifo di venti minuti indetto dalla Curva Fiesole, sfrattata dalla parte opposta, in Ferrovia, dai lavori che stanno interessando l’impianto. Un appello degli ultras di casa che è stato accolto da più di qualcuno, deluso dalla classifica.

Il tutto per rendere ancora più robusto il filo di tensione che si avvertiva nell’aria già nella zona dello stadio, dove il prefetto di Firenze, temendo la contestazione, aveva emanato in settimana un’ordinanza per il divieto della vendita «di bevande alcoliche in contenitori di vetro e lattine», ma anche la detenzione «di qualsiasi genere di bomboletta spray contenente principi urticanti».

Aspettando la squadra di casa, tuttavia, gli ultras viola si erano armati di bombe carta fatte esplodere all’arrivo del pullman, accolto da una valanga di insulti. Fischi, invece, al momento della lettura delle formazioni, applausi solo per il capitano che sta in cielo, Davide Astori, tragicamente scomparso proprio a Udine, nel marzo 2018.

Così è stato facile per il drappello bianconero far sentire la propria voce nella prima parte della partita, salvo poi incassare i cori di scherno dello stadio per i successivi 70 minuti. Stadio che a un certo punto, annebbiato dalla raffica di reti, ha cominciato cantare: «Chi non salta bianconero è». Da quel momento è stato un botta e risposta, con tanto di «Serie B, Serie B», intonato dagli ultras friulani.

Sul campo i viola si accodano e lanciano il guanto di sfida con Parisi che uscendo dal campo mostra con la mano la cinquina a Bertola. Il 1º marzo il secondo round ai Rizzi, dove alla Fiorentina serviranno altri punti salvezza.

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