Runjaic, il tecnico dai toni cortesi ma dalle risposte secche
L’allenatore dell’Udinese si è fatto apprezzare per diplomazia e stile, ma non rinuncia a dichiarazioni taglienti quando serve. Dal “Nein” sull’Europa al caso Sanchez, passando per un passato simile in Polonia

Nella prima stagione trascorsa in Italia Kosta Runjaic si è fatto conoscere per i modi diplomatici (nonché cortesi) nel rispondere alla maggior parte delle domande che gli sono state poste nelle dirette tv o nelle conferenze pre e post partita. Non casualmente il tecnico dell’Udinese viene continuamente elogiato dagli addetti ai lavori per questo motivo.
Se ritiene tuttavia di dover andare al sodo, o di chiudere velocemente una questione, il 53enne nato a Vienna non usa tanti giri di parole. Anzi. Quanto ha affermato domenica scorsa, dopo la partita col Monza, in relazione alla scelta su Sanchez, è l’ultimo atto di una serie di risposte nette, che rientrano quindi nel personaggio. «Non rispondo. Non vedete gli allenamenti, non potete giudicare tutti i miei ragionamenti», così si era espresso mister Kosta alla domanda, legittima, di un cronista, legata al mancato utilizzo del cileno nel finale di gara con i brianzoli. Un altro tecnico, in un’occasione simile, avrebbe magari dato una risposta più sfumata, Runjaic invece ha voluto liquidare in un paio di frasi secche l’argomento. Non è una critica, solo una costatazione.
Si verificò un episodio simile dopo la partita con l’Atalanta in casa, pareggiata per 0-0. Gli era stato chiesto se l’Udinese avrebbe potuto ambire all’Europa. «Nein», cioè un secco “no” in tedesco, rispose, specificando poi che bisogna essere realisti e che sarebbe servita una media punti superiori per puntare alla qualificazione alle coppe. Quel pareggio con i nerazzurri bergamaschi, figlio di un’ottima prestazione con una big, unito anche all’ottima prestazione del debuttante dal primo minuto Sanchez, avevano alimentato le speranze della piazza. Sogni che il trainer ha rispedito al mittente con un «no», per certi aspetti comprensibile vista anche la concorrenza delle rivali.
Anche in Polonia aveva tagliato corto di fronte ad alcune questioni. Come nell’aprile 2022, quando dopo una gara importante persa dal suo Pogon Szczecin con il Rakow Czestochowa, gli venne chiesto il motivo dell’impiego di un determinato giocatore esperto, un difensore, come terzino destro (ruolo in cui il protagonista aveva giocato occasionalmente). Quest’ultimo era appena rientrato da un infortunio, per il quale era stato fermo due mesi. Nel match si fece dribblare da un avversario in occasione del gol del 2-1. «Penso che non abbiamo bisogno di filosofare troppo», rispose Runjaic. Non aggiunse nient’altro.
Il carattere certamente non manca al tecnico dell’Udinese, tanto che va citato il siparietto divertente uscito l’altra sera allo sponsor day tra lui e Gianpaolo Pozzo: il patron gli aveva chiesto quando imparerà l’italiano, mister Kosta ha risposto: «Preferisce i punti o il mio italiano?». —
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