Udinese, doppio rimpianto: mentre Zaniolo e Bayo sbagliano, Sanchez e Thauvin volano
A Udine i gol si sprecano, altrove si segna: il cileno trascina il Siviglia contro il Barça, il francese torna in Nazionale. E intanto Runjaic cerca ancora la sua mano

Le coincidenze nel calcio a volte sono davvero un coltello nella piaga. Prendete l’Udinese che la scorsa domenica, contro il Cagliari, ha visto sfumare le possibilità di vittoria per colpa di due tiracci alle stelle da pochi passi dalla porta di Nicolò Zaniolo e Vakoun Bayo. Sono le due pedine che durante l’estate hanno preso il posto in rosa – non solo numericamente nel caso del 10 – di Alexis Sanchez e Florian Thauvin che negli ultimi giorni stanno vivendo sulle ali dell’entusiasmo. Insomma, in ottica bianconera da una parte ci sono gli errori clamorosi visti domenica allo Stadio Friuli - Bluenergy Stadium, dall’altra i rimpianti per due protagonisti che Kosta Runjaic non ha saputo ancora rimpiazzare, perché, al di là dei palloni finiti maldestramente in piccionaia, è la mano del tecnico che finora si è vista poco in casa Udinese.
Altrove, invece, hanno saputo dare una collocazione tattica agli ex, per esempio a Siviglia, dove nell’ultima giornata della Liga spagnola il “vecchio” Niño col numero 10 sulla schiena ha sconfitto il Barcellona per 4-1, calandosi nella parte di attore protagonista non solo per il gol su calcio di rigore che ha aperto le danze dopo appena 13 minuti. «Sanchez ha dimostrato che l’età è solo un numero», ha commentato TNT Sports dopo averlo visto correre per 90 minuti filati. In totale dopo 5 giornate sono già 320 conditi da 2 gol e 1 assist. Nella scorsa stagione ne raccolse in tutto 434 in campionato con l’Udinese, dove sembrava che fosse a fine corsa. Invece ora è chiaro che Sanchez ha pagato lo scarso feeling con Runjaic che un paio di volte lo sostituì anche nell’intervallo e che spesso disse che il cileno non aveva più la necessaria intensità per giocare il suo calcio. O non era vero, o a Siviglia vanno a 2 all’ora, velocità che non pare quella reale dopo eaver visto la partita del Pizjuàn contro il Barça.
Thauvin, invece, mister Kosta avrebbe voluto tenerlo, al pari di Gino Pozzo, deluso non poco dal comportamento del transalpino che nel pieno dell’estate, dopo aver cominciato la preparazione con l’Udinese, ha puntato i piedi e indirizzato la propria cessione al Lens che, comunque, l’ha pagato 6 milioni più bonus a 32 anni suonati. In sette giornate di Ligue1 l’ex numero 10 bianconero ha giocato per 520 minuti, segnando 2 gol nelle vittorie del Lens con Brest e Lille. Fa il trequartista a destra, in coppia con Said alle spalle del centravanti Fofana nel 3-4-2-1 imbastito da Sage, il modulo che Runjaic non è riuscito ancora a proporre con continuità a Udine, tanto che qui Thauvin ha fatto quasi sempre la punta l’appoggio a Lucca nel 3-5-2.
Ieri la convocazione della Francia – il ct Deshamps l’ha chiamato per sostituire Barcola del Psg–, dalla quale mancava dal 2019, dopo essersi laureato l’anno prima campione del mondo. In soldoni, per Florian la prova che la mossa di rientrare in patria è stata azzeccata. In Friuli bisogna consolarsi con le potenzialità di Zaniolo: chissà che mister Kosta non prenda spunto dal collega del Lens per farcelo vedere in coppia con Atta sulla trequarti e cancellare i rimpianti.
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