Tegola Kristensen: l’Udinese lo perde per oltre un mese

Per il difensore guaio muscolare piuttosto serio. Dovesse essere confermato lo stop di sei settimane tornerebbe il 22 novembre

Stefano Martorano
Thomas Kristensen si è infortunato alla gamba sinistra in sede di rifinitura
Thomas Kristensen si è infortunato alla gamba sinistra in sede di rifinitura

Più di un mese di stop, sei settimane per la precisione, con tanti saluti alla nazionale danese e soprattutto alle prossime cinque giornate di campionato, quelle in cui l’Udinese dovrà fare a meno di Thomas Kristensen al centro di una difesa a cui ora Kosta Runjaic dovrà metter mano in maniera repentina durante la sosta, individuando il centrale più idoneo tra l’esperto 34enne Christian Kabasele e Oumar Solet.

Eccola qui, in attesa dell’ufficialità, la previsione sui tempi di recupero del difensore centrale infortunatosi alla gamba sinistra in sede di rifinitura, a poche ore quindi dalla sfida al Cagliari che poi Kristensen ha seguito dalla tribuna, arrivando al suo posto vistosamente zoppicante e con un'espressione rabbuiata, difficile da mascherare anche sotto il cappellino.

Eh sì, perché l’infortunio è sembrato piuttosto serio, visto che si parla di uno stiramento che potrebbe metterlo ai box per il prossimo mese e mezzo. Calendario alla mano, Kristensen salterebbe così la ripresa del 20 ottobre a Cremona, dopo la sosta, e le successive sfide con Lecce, Juventus, Atalanta e Roma, trasferta del 9 novembre all’Olimpico coincidente con l'ultimo impegno prima della terza sosta autunnale riservata alle nazionali.

Per quel tempo Kristensen dovrebbe clinicamente guarire, in tempo utile per inserire poi altre due settimane di ricondizionamento fisico, necessarie per riaverlo sabato 22 novembre, alle 15, sotto l’arco dei Rizzi contro il Bologna, alla 12ª giornata quindi.

Non è la prima volta che l'Udinese perde Kristensen a lungo, visto che fu assente per 45 giorni anche da settembre a novembre ’24, a causa di un polpaccio, ma stavolta è diverso perché il danese è appena diventato il centrale a cui mister Kosta ha affidato l'eredità di Jaka Bjiol. È un’eredità che il 23enne aveva raccolto in modo brillante segnando all’esordio col Verona, prendendole tutte di testa a San Siro con l’Inter e salvando poi un gol fatto a Pisa nel finale.

Tutto, prima di finire anche lui nel tritacarne col Milan, proposto come centrale assieme a Solet nella difesa “a 4”, e di mangiarsi un comodo gol in avvio al Mapei, risultando poi anche troppo morbido in certe letture difensive. Letture che adesso Runjaic dovrà affidare a Kabasele o Solet, gli unici due spendibili al centro della linea “a 3” con cui il tecnico sembra voler proseguire. Col Cagliari è stato scelto Kabasele, croce e delizia per essere entrato nei due gol della partita prima di uscire al 67’ per una botta in testa da cui ha già recuperato, presa in un duello con Borrelli.

Poi è toccato a Solet prenderne il posto, e chissà che questa non sia proprio la strada che permetta a Runjaic di arrivare anche a un compromesso con Solet, troppo lento nel far girar palla da braccetto. Al contrario, da centrale Solet potrebbe tenerla di più e anche con una certa sicurezza, vista la prestanza fisica e la reattività migliore di Kabasele. 

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