Udinese, le pagelle del campionato 2024/2025: promossi, bocciati e scommesse future

Da Thauvin a Karlstrom, passando per le delusioni Lovric e Brenner: tutti i voti ai protagonisti della stagione bianconera tra exploit individuali e troppe occasioni mancate

L'Udinese chiude un campionato complicato, segnato da infortuni, cali di rendimento e poche vere certezze. Nella rosa friulana si salvano in pochi, mentre altri deludono nettamente. Ecco le pagelle di fine stagione tra sorprese, flop e possibili plusvalenze

6.5 OKOYE

Stagione condizionata dall’infortunio. Ci si aspettava qualcosa di più a livello di continuità. Ha subito due gol su punizione evitabili (a Venezia e con il Verona), ha colpe sul gol di Frattesi a Udine e Pellegri a Empoli. Discreto con i piedi, deve migliorare nelle uscite alte.

6   SAVA

Si è ritrovato a sostituire all’improvviso Okoye. Ottimo esordio a Monza dove è stato provvidenziale, ha incassato un gol evitabile su punizione con il Venezia. Deve migliorare sulle uscite alte.

SV  PADELLI

Chiamato in causa nella gara con il Parma, è stato all’altezza della situazione dimostrando di non essere solo una guida per lo spogliatoio.

SV   PIANA

Spettatore in campionato, una presenza in Coppa Italia a San Siro con l’Inter.

 5.5  KRISTENSEN

Per fare il titolare in Serie A difetta ancora di continuità e di attenzione, qualità fondamentale per un difensore. Ha Dalla sua ha sicuramente l’età.

 6.5   BIJOL

Soprattutto nella prima parte della stagione il suo rendimento non è stato all’altezza. È cresciuto con l’arrivo di Solet per poi calare di nuovo alla fine. Match winner a Monza.

 6.5   SOLET

Con la sua fisicità e con personalità in fase di impostazione ha catturato subito l’occhio. Alle volte si fida troppo dei suoi mezzi ed esagera (vedi il primo gol subito a Torino con la Juve e il pallone perso con il Verona da cui è nata la punizione decisiva). In A come lui ce ne sono pochi.

 5.5   GIANNETTI

Aveva cominciato la stagione con il gol del pareggio a Bologna, poi si è messo in evidenza più per gli errori che per altro. Provoca il rigore che ha dato il là alla rimonta del Venezia; serataccia nella gara d’andata con il Napoli.

 5.5   KABASELE

Runjaic ne ha chiesto la conferma. Permetteteci di avere qualche perplessità. È vero che ha segnato due gol, ma ha commesso qualche amnesia di troppo là dietro.

5.5   TOURÈ

Mai visto a questi livelli un giocatore di 2.06 metri. Inevitabile che sia stato messo in difficoltà da avversari brevilinei. I suoi errori sono costati le sconfitte con Genoa e Atalanta. Poi l’infortunio al ginocchio lo ha messo ko.

SV  PALMA

Esordio in Serie A all’ultima giornata con la Fiorentina. Quattro minuti in campo bastano per festeggiare.

5  EHIZIBUE

Rimane un mistero come Runjaic abbia considerato positivo il suo campionato. Non si contano gli errori difensivi (il rinvio di testa sbagliato con il Torino) l’assenza sulle due ripartenze dell’Inter a San Siro. La fascia destra è stata l’anello debole dell’Udinese.

5.5 RUI MODESTO

Arrivato con grandi lacune in fase difensiva, è migliorato con il tempo. A Genoa gli è stato annullato il gol del pareggio per millimetri, la miglior partita a Cagliari con l’assist per Zarraga.

6  KAMARA

È stato l’unico degli esterni a raggiungere la sufficienza. È migliorato nella fase difensiva anche se qualche errore (anche recente con Cagliari e Monza lo ha commesso). Nel suo score anche un gol contro l’Atalanta.

5.5  ZEMURA

La punizione da tre punti con il Lecce è stata un gioiello. Poche le occasioni in cui si è messo in evidenza. Un paio di assist non bastano per guadagnarsi la sufficienza.

5  LOVRIC

Al terzo campionato in Friuli è incappato in una stagione davvero negativa, la peggiore di tutte. Due gol, entrambi al Venezia, e una grande difficoltà a centrare la porta. Il passaggio dal centrocampo a cinque a quello a quattro non ha esaltato le sue caratteristiche di incursore.

7  KARLSTROM

Sicuramente il miglior acquisto della scorsa estate. Uomo di fiducia di Runjaic, è stato il giocatore con il maggiore minutaggio (ha saltato solo una gara per squalifica). Un difetto? Il tiro in porta.

6  EKKELENKAMP

Mezzo punto in meno per il finale di stagione. Nella rimonta di Parma fu decisivo il suo ingresso, nel 4-4-2 si è espresso bene, gran gol a Napoli poi la doppietta all’Empoli, quindi la flessione finale.

5.5  PAYERO

Al secondo anno in bianconero ci aspettavamo qualcosa di più. Si è espresso a intermittenza, gli infortuni sono un alibi ma fino a un certo punto.

6.5  ATTA

La sensazione è che tra uno o due anni possa essere uno dei gioielli del mercato in uscita. Il meglio lo ha dato da esterno nel centrocampo a quattro con licenza di svariare. Serve qualche gol, però, per diventare un giocatore completo.

5.5  ZARRAGA

Un giocatore che può servire a completare la rosa ma non può essere un titolare. Un gol prezioso a Cagliari.

5.5  PAFUNDI

Il piedino è fatato, questo non si discute, ma per giocare in Serie A servono più fisicità e mentalità. Il gol dell’1-2 subito con il Monza grida ancora vendetta.

7  THAUVIN

Le fortune dell’Udinese sono dipese da lui. Finchè la salute lo ha sorretto è stato il leader tecnico oltre che il capitano. Un gol su tre dal dischetto l’unica macchia di una stagione per il resto buona.

7  LUCCA

Ha chiuso il campionato in doppia cifra. Ha fatto dei progressi rispetto alla prima stagione, ma secondo noi non è ancora pronto per un top club e un altro anno a Udine gli farebbe solo bene. Deve migliorare nei comportamenti e il riferimento non riguarda solo la brutta scena del rigore scippato a Thauvin a Lecce.

5.5  DAVIS

Il valore del giocatore non si discute, i dubbi restano legati alla sua prolificità sotto porta (si è comunque mangiato qualche gol di troppo) e alla facilità con cui si fa male. Un rischio ripartire con lui titolare al posto di Lucca.

5  SANCHEZ

Non ha lasciato traccia nel suo ritorno a Udine. Tredici presenze e zero gol. La traversa con l’Atalanta grida ancora vendetta. Qualche occasione in più la meritava.

5.5  IKER BRAVO

Runjaic sostiene che ha giocato abbastanza. Noi, dopo l’infortunio di Thauvin, avremmo voluto vederlo titolare fisso per avere le idee più chiare sul suo reale potenziale. Come Lovric ha segnato due gol entrambi al Venezia. Pesante quello nella gara di ritorno.

4  BRENNER

La delusione più grande. Partito titolare a inizio stagione, lo ricordiamo per la rete che ha deciso la gara contro il Como e nulla più. Successivamente è sparito dai radar.

SV  PIZARRO

Quasi mai impiegato. Sarà forte come sostiene sempre Nani?

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