Udinese-Napoli, cinque partite leggendarie: da Gerolin a Success, passando per Zico e Maradona
Gol-salvezza, sfide iconiche e gesti tecnici memorabili: amarcord bianconero di una partita che ha scritto pagine di storia ed emozioni

Udinese-Napoli negli ultimi anni è stata la partita delle tensioni e degli incidenti fuori dallo stadio. Eppure c’è stato un tempo in cui questa sfida è stata sinonimo di emozioni e di spettacolo. Ne abbiamo scelte cinque che crediamo abbiano significato momenti non solo decisivi dal punto di vista sportivo, ma anche emotivo ed estetico, per la bellezza di alcuni gesti tecnici. Si parte dal gol-salvezza di Manuel Gerolin all’ultima giornata del campionato ’80-’81 per finire a quello di Success per l’1-1 che alla resa dei conti varrà quanto quello di Davis che firmò la salvezza a Frosinone. In mezzo l’unica sfida in Serie A tra Zico e Maradona, la tripletta di Di Natale nel 2010 e la doppietta di Bruno Fernandes nel 2016.
Quello di domani sarà il primo Udinese-Napoli senza Enzo Ferrari. Il 24 maggio 1981 era seduto lui in panchina a guidare i bianconeri alla salvezza. Iconico il gol del 2-1 di Manuel Gerolin a due minuti dalla fine del campionato. Il pari del Brescia ad Ascoli consentì ai bianconeri di operare il sorpasso al fotofinish per la gioia del presidente Sanson, che al fischio finale si tuffò in mezzo ai tifosi in tribuna.
Quel giorno sembrava impensabile che appena quattro anni dopo in quello stadio avremmo assistito alla sfida tra i due più grandi calciatori sudamericani degli anni Ottanta: Zico e Maradona. Quella che sarebbe stata l’ultima presenza del Galinho con la maglia dell’Udinese fu una gara storica. Si giocò il 12 maggio, finì 2-2 con gol di Galparoli e De Agostini da una parte e doppietta di Diego dall’altra. Il primo gol su punizione, il secondo di mano. «Quel giorno Maradona si è allenato in vista dei Mondiali di Messico ’86», disse più avanti Zico. A caldo, invece, coprì di insulti nel tunnel degli spogliatoi l’arbitro Pirandola, prendendosi sei giornate di squalifica.
Dai due numeri dieci che hanno fatto la storia del calcio a uno che la storia l’ha fatta all’Udinese: Totò Di Natale. Napoletano purosangue, nel 2010 segnò sei gol al Napoli nelle due gare al Friuli. Da incorniciare la seconda, soprattutto per la bellezza del secondo gol, un esterno destro da fermo sotto l’incrocio. In precedenza Totò aveva segnato su rigore, poi anche su calcio d’angolo complice un liscio di Hamsik. Era il 28 novembre 2010, quel giorno a Udine diluviava ma nel cuore dei tifosi splendeva il sole.
Luccicante la giornata del 3 aprile 2016 con l’Udinese nelle zone basse ma capace di sorprendere il Napoli di Sarri. Grande protagonista Bruno Fernandes, autore di una doppietta, con una rete in rovesciata. Il 3-1 fu completato dalle reti di Higuain e Thereau.
È passato solo un anno e mezzo dall’ultima delle cinque meraviglie. Il 6 maggio 2024 l’unica rete stagionale di Success regalò all’Udinese quel punticino salvezza. Oggi la squadra di Runjaic è distante dalla zona a rischio, ma considerato il calendario, ogni occasione è buona per fare punti e la sesta meraviglia sarebbe tanto sorprendente quanto gradita.
Riproduzione riservata © Messaggero Veneto








