Genoa rinato con l’effetto De Rossi: numeri e identità spaventano l’Udinese
Da imbattuto a più aggressivo: con il nuovo tecnico il Grifone vola nei duelli vinti, nei dribbling e nei recuperi palla. Sette gol in tre gare e personalità ritrovata. Udinese chiamata a una prova di carattere nel posticipo al Bluenergy Stadium

Chiamatelo pure “effetto De Rossi”, perché il Genoa che lunedì sera si presenterà a cospetto dell'Udinese ancora da imbattuta sotto la guida del suo nuovo condottiero, nel posticipo delle 18 al Friuli - Bluenergy Stadium, è una squadra in netta ripresa come indicano alcune statistiche della Sics, l’organizzazione di Bassano del Grappa che settimanalmente offre le classifiche per squadra e per giocatore e oltre all’indice di pericolosità dei campionati di Serie A, B e C.
In particolare, se il Grifone eccelle nei duelli vinti, dove è prima in campionato a quota 1.027 e nei dribbling (230) dove è in terza posizione, è proprio perché nelle ultime tre giornate si è registrata un'impennata di aggressività e personalità, prerogative caratteriali facilmente ascrivibili a Daniele De Rossi a cui il Genoa si è affidato a partire dall’11ª giornata dopo l’esonero di Patrick Vieria.
Ebbene, guardando al sodo, con De Rossi al timone il Genoa non solo non ha ancora perso, frutto di due pareggi con Fiorentina (2-2), nella gara d’esordio, e Cagliari (3-3), prima della vittoria nell’ultimo turno contro l’Hellas Verona (2-1), ma ha anche migliorato la produzione offensiva realizzando 7 dei suoi 13 gol all’attivo negli ultimi 270 minuti, sbloccando così la fase offensiva che fino all’avvento dell’ex romanista era rimasta legata ai 6 gol realizzati nelle prime 10 giornate sotto la guida del collega francese.
Il Genoa quindi si è portato a un solo gol dai 14 complessivi di un’Udinese che negli ultimi tre turni ha realizzato solo i due centri di Parma. Scendendo nel dettaglio, la Sics evidenzia come il Genoa sia salito addirittura al 5º posto nell’indice di aggressività, a quota 41.4. È il parametro che somma tutti i gli intercetti, le palle recuperate e rubate di tutti i suoi giocatori, là dove l’Udinese è inferiore di ben cinque posizioni con un index pari a 37.2, ma soprattutto è il parametro che rappresenta la rinnovata combattività di una squadra che negli ultimi due turni ha vinto ben 36 duelli in più dei bianconeri, piazzandosi al terzo posto anche alla voce “recupero palla” a quota 938, dietro Verona e Roma, là dove l’Udinese è 12ª a quota 855.
Dietro i numeri ci sono anche i nomi, come quello di Morten Thorsby, passato da panchinaro da lanciare a gara iniziata con Vieira a titolare con De Rossi, subito ripagato dal nazionale norvegese che è risultato il migliore in campo nell’ultima con il Verona per duelli vinti (22/41) e per chilometri percorsi (12.166).
Il Genoa figura anche prima nella speciale graduatoria delle palle inattive a favore (517), dove la Zebretta è al settimo posto (456) e terza nei dribbling, voce in cui l’Udinese si difende in 7ª posizione (205) soprattutto grazie alla personalità di Arthur Atta, terzo in classifica generale a quota 53, tre posizioni sopra Norton-Cuffy del Genoa, il terzino destro più propositivo del campionato con 45 dribbling.
Il Genoa non è invece ancora migliorato in difesa, condividendo con l’Udinese 20 gol al passivo. Alle spalle di bianconeri e rossoblù ci sono solo Fiorentina (21) e Torino (23), anche se le reti incassate da mister Kosta hanno fatto decisamente meno male di quelle subite dai colleghi, tutti alle sue spalle nella classifica di Serie A.
Riproduzione riservata © Messaggero Veneto








