Udinese, Davis è insostituibile: le sue assenze pesano tanto

Senza il centravanti inglese anche in Coppa Italia i bianconeri hanno fatto fatica nel gioco restando a secco. Buksa fatica nel lavoro spalle alla porta

Pietro Oleotto
Keinan Davis
Keinan Davis

Se Nicolò Zaniolo ha trasformato in oro quello che ha toccato, portando in dote 6 punti a novembre con i due gol realizzati contro Atalanta e Parma, Keinan Davis è il perno insostituibile del gioco dell’Udinese. Al di là dell’eliminazione in Coppa Italia, bruciante solo per come è maturata – sfoderando poco coraggio e voglia di stupire –, la gara contro la Juventus ha dimostrato che c’è un’Udinese con Davis, capace di ripartire e impensierire gli avversari, e senza Davis, piatta e scarsamente manovriera.

L’altra sera Runjaic ha puntato sul fido Adam Buksa nel ruolo di centravanti, ma il polacco ha fatto capire una volta di più che i duelli fisici con i difensori, spalle alla porta, non sono il suo pane quotidiano. Cerca di metterci corsa e genertosità, ma alla fine rischia di lasciare troppo solo Zaniolo. O di costringerlo a giocare spesso tra le fauci dell’avversario diretto che glo morde i garretti. Si dirà, ma contro l’Atalanta l’Udinese è riuscita a fare bottino pieno anche senza Davis, giocando proprio con la stessa coppia d’attacco vista all’opera in Coppa Italia, ma in quella occasione ha beneficiato delle incursioni di Atta che la Juve ha saputo disinnescare bene, costringendolo a giostrare lontano dall’area di rigore, o a limite di questa, dove sa creare apprensione nella difesa rivale.

Piuttosto si devono mettere sul piatto della bilancia altre giornate di campionato. Per esempio, quella contro la Roma, dove il copione con Buksa e Zaniolo è stato più o meno lo stesso: una partita impostata in modo difensivo che, dopo una partneza confortante, non è più riuscita a costruire grandi occasioni. Qualcosa di più si è visto alla fine (palo di Atta), quando è entrato proprio Davis per giocare gli ultimi 18 minuti. E con il Bologna? L’Udinese ha retto sul piano del gioco fino al 7’ della ripresa, poi è crollata sotto il peso degli errori e delle mancate ripartenze di un Davis sfiancato, non a caso uscito di scena dieci minuti dopo.

La gestione del “paziente inglese” e la necessità di non spremerlo per evitare infortuni muscolari è un fardello pesante per l’Udinese che non ha un vero sostituto e che negli ultimi 630 minuti di campionato l’ha schierato per soli 247. Mister Kosta ha provato a rimpiazzarlo con Vakoun Bayo, vedendo nell’ivoriano in coppia con Buksa un’alternativa a Davis-Zaniolo, ma la risposta non è stata esaltante e, allo stesso tempo, ha avuto l’effetto di mettere ai margini Iker Bravo e di non coinvolgere Idrissa Gueye, l’investimento in prospettiva fatto da Gino Pozzo la scorsa estate. A gennaio proverà a inserire un altro centravanti di peso cedendo chi sta giocando di meno? 

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