Runjaic non vede Sanchez, Nani esclude attriti: «Nulla di personale»
Il tecnico, insolitamente nervoso, sul mancato utilizzo del cileno: «Non rispondo». I tifosi speravano in un ingresso del Niño Maravilla

«Sanchez? Non vi rispondo». Parole pronunciate per due volte domenica 11 maggio da un insolitamente nervoso Kosta Runjic, regista di quello che poteva essere un film di successo, anche se di “nicchia” – titolo “Missione 48 punti” –, diventato in modo inatteso “Un tranquillo week-end di paura”, visto che la tensione, alla stregua del grande classico cinematografico di John Boorman, si tagliava a fette nel dopo-partita con il Monza trasformatosi da una Cenerentola in un cobra.
D’accordo, la vera paura era quella dello scorso maggio, quando in ballo c’era una salvezza disperata, ma quella di domenica non può essere catalogata come una semplice sconfitta, visto che alla fine in sala stampa si è presentato anche il “supervisore” dell’area tecnica, Gianluca Nani, che ha dovuto spegnere l’incendio della delusione e anche quello appiccato dallo stesso Runjaic dopo le non risposte sulle scelte tecniche e i difetti della sua Udinese.
Nervo scoperto
Possibile che, allo stato attuale, un campione come Sanchez sia peggio di Pafundi per gli ultimi dieci-quindici minuti di una partita contro l’ultima in classifica? La domanda se l’è posta una larga fetta dei 20.845 spettatori presenti ieri allo Stadio Friuli - Bluenergy Stadium, dove sarà mancata una parte degli abbonati, ma dove c’era a ancora voglia di vedere un’Udinese vincente. Tanto che il coro a favore dell’ingresso del cileno c’è stato. Chiaro e sentito. Da tutti meno che da Runjaic.
«Non rispondo. Perché non chiedete come mai non ha giocato anche Padelli, allora? Non vedete gli allenamenti, non potete giudicare i miei ragionamenti, dovete giudicare le mie azioni», ha argomentato il tecnico tedesco sbarrando la porta. «Non siete soddisfatti della mia risposta? Io non lo sono della domanda».
A nulla sono servite le precisazioni: sulla carriera inarrivabile di Sanchez che non deve essere messa in relazione con quella all’astro nascente Pafundi, sulla voglia di conoscere dalla bocca del tecnico il “bollettino” sulle condizioni del cileno, finito all’ultimo posto nella lista degli attaccanti. «Non credo che ci sia nulla di personale, il mister ha la piena libertà delle valutazioni tecniche – è intervenuto subito dopo Nani –. Sanchez lo stimiamo tutti per quello che ha fatto e per il giocatore che è adesso. È stato sfortunato a inizio anno, ha un contratto e rimane un giocatore della nostra rosa. Poi non so come potranno essere le evoluzioni del mercato», ha concluso il braccio destro di Gino Pozzo.
Le analisi
In precedenza mister Kosta, dopo aver confermato «abbiamo giocato male e meritato di perdere», aveva nicchiato anche sul perché dei ricorrenti alti e bassi dell’Udinese: «Non è una valutazione da fare in questa sede». Aggiungendo: «Non siamo il Manchester City, ma in casa contro l’ultima in classifica dobbiamo riuscire a vincere». Proprio sulla molla che ha impedito ai bianconeri un percorso lineare è ritornato anche Nani. «Un’analisi su questa partita la faremo a freddo. Preoccupati? No, il campionato ha detto che il rendimento è stato medio-alto: di sicuro, però, le valutazioni sulle sconfitte e il rendimento poco lineare ci serviranno per impostare il futuro». Appuntamento con Runjaic in vista. Magari sarà anche meno suscettibile di ieri...
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