Lucca-Napoli, l’offerta è bassa: l’Udinese chiede 10 milioni in più

Il prezzo fissato dai bianconeri è di 35 più bonus, mentre i partenopei arrivano a 25. Fumata grigia dal summit tra i club, la trattativa prosegue: c’è la carta Zanoli

Pietro Oleotto
Lorenzo Lucca. Su di lui, oltre al Napoli, interessamenti anche da Spagna e Inghilterra
Lorenzo Lucca. Su di lui, oltre al Napoli, interessamenti anche da Spagna e Inghilterra

Non fa sconti l’Udinese per Lorenzo Lucca. L’ha fatto capire anche il 30 giugno al Napoli che, forte della volontà del giocatore, vorrebbe essere allenato da Antonio Conte, un chiodo fisso del centravanti di Moncalieri, tanto che, una ventina di giorni fa, nel momento della ventilata “fuitina” del tecnico campione d’Italia con la Juventus (poi rientrata con l’intervento del presidente Aurelio De Laurentiis), avevano preso quota le voci di un interessamento dei bianconeri di Torino per Lucca.

Con la conferma di Conte a Napoli, l’acquisto dell’attaccante da parte del club azzurro sembrava, ascoltando le indiscrezioni che rimbalzavano in Friuli, fosse un affare in discesa, a dispetto di quanto filtrava dai piani alti in casa Udinese, dove era stato appeso un cartellino del pezzo tutt’altro che sbiadito: 35 milioni di euro più bonus, su per giù 40, dunque. Una decisione di Gino Pozzo in persona, dopo aver valutato il diffuso interesse nei confronti del suo “duemetri”, per il quale bussano, oltre che dall’Italia, anche dalla Spagna e dall’Inghilterra.

A Napoli hanno sempre confidato sui rapporti consolidati tra i due club che, nel corso degli anni, hanno portato a un bel po’ di affari conclusi grazie agli ottimi rapporti tra le due proprietà, dimenticando forse l’ultima trattativa saltata, quella del gennaio 2024 che avrebbe dovuto portare da quelle parti l’argentino Neheun Perez. «Ho offerti 18 milioni all’Udinese, non ho chiuso per un motivo: mi hanno rotto», disse poi De Laurentiis per giustificare perché la trattativa non andò a buon fine, nonostante la presenza di Pozzo a Napoli. Per la cronaca otto mesi dopo l’Udinese piazzò il difensore al Porto per 3 milioni di euro e un riscatto obbligatorio a 14 più bonus, così da arrivare molto vicino a quei 20 milioni richiesti anche al Napoli.

Insomma, Gino Pozzo deve essere considerato un venditore tenace e questa verità deve essere rispolverata anche per l’affare Lucca. Il 30 giugno si è registrato un nuovo contatto tra i club. Da una parte il “supervisore” delle aree tecniche di Udinese e Watford, Gianluca Nani, dall’altra il direttore sportivo del Napoli, Giovanni Manna. Quest’ultimo ha in mano l’accordo di massima con l’entourage del giocatore, guidato dal procuratore Beppe Riso: due milioni a stagione più bonus fino al 2030. Forte del gradimento del centravanti, Manna deve chiudere il cerchio con Nani che, tuttavia, ha ribadito il prezzo di Lucca: 35 milioni più bonus. La risposta è stata 25 più bonus. In poche parole una differenza difficilmente colmabile a furia di piccole rinunce delle due parti.

Non si è registrato, tuttavia, uno stop perentorio alla trattativa che proseguirà nei prossimi giorni, presumibilmente con l’inserimento di una contropartita tecnica. Unica che gradisce l’Udinese è Alessandro Zanoli, l’esterno destro classe 2000 visto nell’ultimo anno al Genoa che, nonostante un ottimo campionato, non l’ha riscattato per 7 milioni.

Una cifra che anche per l’Udinese è esagerata, tanto che nelle scorse ore si è registrato l’inserimento bianconero per Romano Benito Floriani Mussolini che la Lazio, con il mercato bloccato in entrata fino a gennaio per non aver rispettato l’indicatore di liquidità, non riesce a riportare a casa dalla Juve Stabia. I bianconeri offrono 4 milioni. Ecco il valore da scalare da Lucca per il quale bisognerebbe pagare 31 milioni più bonus oltre a Zanoli. Si tratta su questa base. 

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