Franco Dal Cin torna nel calcio come consulente: progetto per rilanciare lo stadio Ostani

L’ex dirigente di Udinese e Milan coinvolto in un’iniziativa a Castelfranco: «Solo esperienza, nessuna ambizione nel dilettantismo»

Andrea Dossi

Il mondo del calcio torna ad accogliere una sua figura storica, seppur in veste di consulente: Franco Dal Cin, ex dirigente del pallone con importanti trascorsi a Udine, ha incontrato martedì pomeriggio il presidente del Giorgione Fabio Rosin. Il club castellano, infatti, sta vivendo un momento di difficoltà finanziaria, Dal Cin si è presentato per dare consigli e guarda a un progetto globale di rilancio dello stadio Ostani. Insomma, un ritorno che, secondo Dal Cin, non segna un suo rientro nel calcio giocato, bensì un’opportunità per offrire la sua esperienza, focalizzandosi in particolare su un progetto di riqualificazione dello storico impianto sportivo di via Rizzetti.

L’incontro, mediato dall’ex sindaco di Castelfranco Stefano Dussin – che Dal Cin aveva conosciuto in un precedente meeting proprio per il rilancio dell’Ostani – è stato descritto come zcordiale e di disponibilità». Dal Cin non ha nascosto le sfide che attendono il Giorgione. «Oggi il calcio dilettantistico è una macchina che mangia soldi micidiale, niente in rapporto con le slot machine – spiega e chiarisce le sue intenzioni –. Non ho nessuna ambizione di entrare direttamente nel mondo dilettantistico». Infatti, sulla questione dei compensi arretrati dei giocatori rossostellati, Dal Cin aggiunge che è «un problema della società che non mi coinvolge, i giocatori si rivolgeranno a chi di dovere se non saranno pagati».

Il suo interesse primario è, dunque, la possibilità di sviluppare un progetto di riqualificazione dell’Ostani: «Un progetto globale che trasformi lo stadio in un’area moderna e polivalente per diversi sport», spiega Dal Cin, forte della sua esperienza nella gestione di impianti come il Città del Tricolore di Reggio Emilia e il Friuli di Udine. Un’iniziativa che, nelle sue intenzioni, dovrebbe generare risorse per il Giorgione: «Altrimenti se non c’è un aiuto collettivo è difficile arrivare alla fine della giornata».

Più in generale, il classe 1943 Dal Cin si definisce ancora molto attivo: «Più passa il tempo e più mi viene voglia di lavorare, è un modo per non pensare al futuro. Sono impegnato in molti progetti riservati e delicati, nessuno dei quali, però, ha a che fare con il calcio. Sono già uscito dal pallone come si deve, ho già fatto la mia storia e non la continuerò nei dilettanti».

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