Coppa Italia, l’Udinese ospita il Palermo per cercare il riscatto

I siciliani sono costruiti per il salto in serie A. Molti volti nuovi nel vecchio modulo: il 3-5-2. In palio gli ottavi con la Juventus

Pietro Oleotto
Attesa per le scelte di Kosta Runjaic che, dopo aver sbagliato le scelte con il Milan, dovrebbe proporre di nuovo il 3-5-2 FOTO PETRUSSI
Attesa per le scelte di Kosta Runjaic che, dopo aver sbagliato le scelte con il Milan, dovrebbe proporre di nuovo il 3-5-2 FOTO PETRUSSI

Scotta maledettamente la Coppa Italia tra le mani di Runjaic. Non solo perché di fronte martedì ci sarà il Palermo, costruito per “salto” in Serie A. Il tecnico dell’Udinese è finito sul banco degli imputati, vanificando tre giornate di campionato sotto i riflettori, o meglio due, quelle vissute in trasferta in casa di Inter e Pisa.

Non c’è niente di più volatile che la gloria nel calcio, ma la decisione di strambare contro il Milan in modo deciso verso il 4-4-2, dopo essersi messo in tasca 7 punti con il 3-5-2, ha lasciato perplessi gli osservatori, mentre all’interno della società il dispiacere per una sconfitta senza neppure giocare – i bianconeri hanno prodotto poco o nulla contro la squadra di Allegri – è stato un sentimento quasi palpabile, seppur da inquadrare all’interno degli alti e bassi che possono caratterizzare gli avvi di stagione.

Di certo mister Kosta si è giocato un jolly, quello rappresentato dai suoi “pretoriani”, i giocatori che ama mettere in campo, in particolare Ehizibue e Zarraga che, per un motivo o un altro, hanno deluso anche stavolta da titolari. Nei piani del club dovrebbero essere delle pedine di complemento, magari da usare in un determinato momento tattico, soprattutto dopo l’ultima sessione di mercato, caratterizzata da acquisti mirati, come Zanoli per potenziare la fascia destra, e importanti al centro della mediana, dove sono arrivati Piotrowski e Miller. Non si tratta di pedine di poco peso. Il polacco è un nazionale, gli altri due sono stati strappati a un Bologna che voleva rifinire con Zanoli e Miller una rosa buona anche per le battaglie in Europa.

Visto che il tecnico tedesco ha annunciato già sabato sera, dopo il 3-0 col Milan, che la partita dei 16esimi di finale di Coppa Italia – in caso di parità al 90’ si procederà alla lotteria dei rigori: chi passa sfiderà la Juventus agli ottavi – sarà l’occasione per vedere all’opera molti nuovi acquisti, visto che sono stati tra i meno impiegati in campionato (nessuno era nell’undici titolare). Il tutto però nel quadro di un 3-5-2, il vecchio modulo che, dopo tre giorni di riflessione, dovrebbe tornare alla ribalta per accantonare il 4-4-2, rispolverato all’improvviso dopo qualche settimana di prove durante il ritiro, ma inadeguato se ti presenti con Ehizibue e Zemura terzini.

Ecco allora di nuovo la difesa “a 3” martedì sera ai Rizzi, con presumibilmente il promettente Palma a destra e sull’altro lato un inedito Bertola, al centro l’usato sicuro, Kabasele, per proteggere la porta con un altro baby, Nunziante, tra i pali. Un esordio prima di partire per il Cile, dove l’Italia under 20 domenica affronterà l’Australia nella prima sfida del Mondiale di categoria. A centrocampo Piotrowski come perno, il rientrante Lovric e il 19enne Miller che è entrato negli ultimi minuti in campionato contro il Milan.

Sulle fasce Zanoli e Kamara, in attacco Zaniolo e Buksa, altri due acquisti dell’ultimo mercato: per caratteristiche potrebbero proporsi rispettivamente come trequartista e centravanti, declinando il modulo in un 3-5-1-1. A meno che Runjaic non cambi le carte in tavola con un 3-4-2-1 con Lovric accanto a Zaniolo dietro la punta.

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