Seconde case e immobili aziendali: la Giunta abbassa le aliquote Ilia

Un doppio beneficio sulle seconde case di proprietà e sui fabbricati strumentali all’attività economica. Per i residenti, ma anche per chi, da fuori regione, intendesse investire sul territorio. Pierpaolo Roberti, assessore regionale alle Autonomie locali, conferma le anticipazioni dei mesi scorsi sul taglio delle aliquote Ilia.
Con 45 milioni già a disposizione per ristorare i Comune del minor gettito nel 2025, la giunta ha approvato in via preliminare uno schema di disegno di legge di modifica della norma 17 del 2022, istitutiva dell’imposta locale immobiliare autonoma che ha segnato il dopo Imu nello “speciale” Friuli Venezia Giulia. Fermo restando che la prima casa non viene tassata, la competenza della Regione ha determinato un nuovo quadro fatto di aliquote base e massime, ma con possibilità per i Comuni di intervenire con fondi propri fino all’eventuale azzeramento.
La situazione attuale è di percentuali che oscillano dallo 0,5% allo 0,6% per abitazioni principali e pertinenze classificate nelle categorie catastali A/1, A/8, A/9; dallo 0,86% all’1,06% per fabbricati diversi dall’abitazione principale e aree fabbricabili; dallo 0,76% all’1,06% per terreni agricoli; dallo 0,86% allo 0,96% per immobili strumentali all’attività economica (dal bar al negozio, dal ristorante al capannone industriale).
L’aliquota per fabbricati rurali a uso strumentale è invece fissata allo 0,1%. La giunta interviene ora con una sforbiciata all’interno di un disegno di legge di 12 articoli. Sono tre, riassume Roberti, le novità principali. La prima prevede l’esenzione del pagamento dell’Ilia sugli immobili occupati abusivamente e non disponibili, per i quali sia stata presentata denuncia all’autorità giudiziaria.
La seconda è una riduzione dell’aliquota massima per i fabbricati necessari a chi fa impresa, «già più bassa di quella nazionale, pari all’1,06%», dallo 0,96% allo 0,86%, «così da agevolare l’economia locale, ma anche potenziali investimenti esterni», sottolinea l’assessore.
La terza modifica interessa le seconde case, con taglio secco dell’aliquota massima dall’1,06% allo 0,7%. «In questo modo – dichiara Roberti – diventiamo l'unica regione italiana dove, per la seconda casa, verrà applicata un'aliquota ridotta, a vantaggio di chi ha investito nel mattone i risparmi di una vita, di chi ha ereditato un immobile che magari è diventato un peso o di chi, da altre regioni, verrà a investire nel nostro territorio. Il provvedimento ha dunque anche valenza turistica, in quanto incrementa l’attrattività dell’offerta del Friuli Venezia Giulia».
Come già dal 2023, il primo anno di applicazione dell’Ilia (una partita che, per competenza, ha avuto un valore complessivo di 366 milioni), la giunta non dimentica i Comuni, che evidentemente conteranno minori entrate tributarie visti gli sconti per cittadini e imprese.
Il risparmio annuale rispetto all’Imu è stato quantificato in 12 milioni, risorse che sono state già “restituite” alle amministrazioni locali. Con il nuovo disegno di legge, la previsione è di ulteriori 33 milioni, non a caso stanziati a luglio nell’assestamento di bilancio. Soldi che serviranno nel 2025, quando si andrà a regime con le modifiche alla 17.
I sindaci ne verranno informati in occasione di una prossima riunione del Consiglio delle autonomie locali, quindi seguiranno l’approvazione definitiva della giunta e l’iter consiliare. Stando al programma, il disegno di legge verrà portato all’attenzione dell’aula nelle sedute in programma martedì 29, mercoledì 30 e giovedì 31 ottobre.
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