Primo caso di Chikungunya a Udine: ordinata la disinfestazione anche nelle aree limitrofe
L’area interessata è quella di viale Europa Unita, l’intervento anti-zanzare, deciso dall’Azienda sanitaria, sarà eseguito nella notte tra domenica 5 e lunedì 6 ottobre in un raggio di 400 metri. Finestre chiuse e divieto di contenitori lasciati all’aperto

Primo caso di Chikungunya registrato nella città di Udine. Su indicazione del dipartimento di prevenzione dell’Azienda sanitaria universitaria Friuli centrale, a seguito della segnalazione di un caso di malattia da virus Chikungunya (malattia febbrile acuta virale, epidemica, trasmessa dalla puntura di zanzare infette) da parte di un residente, il Comune interverrà con una disinfestazione anti zanzare straordinaria delle aree interessate.
L’amministrazione rassicura che l’intervento è a titolo precauzionale: la Chikungunya non si trasmette da persona a persona, ma solo tramite la puntura di zanzare infette. È quindi fondamentale che tutti collaborino rispettando le prescrizioni dell’ordinanza, chiudendo le finestre per il tempo necessario ed evitando ristagni d’acqua in contenitori, bidoni o aree abbandonate, così da ridurre al minimo la presenza del vettore.

L’area di intervento è centrata su viale Europa Unita, ma considerata anche la presenza di siti sensibili, è estesa a un raggio di 400 metri complessivi, comprese aree pubbliche e private con pertinenze esterne.
L’ordinanza contingibile e urgente, firmata nel pomeriggio di sabato 4 ottobre dal vicesindaco Alessandro Venanzi, prevede trattamenti anti zanzare adulticidi e larvicidi nella notte di lunedì, a partire dall’1. I trattamenti saranno eseguiti da una ditta specializzata su suolo pubblico e anche in aree private all’interno del perimetro individuato.
Per garantire l’efficacia, la sicurezza e la rapidità degli interventi, l’amministrazione comunale ordina, chiedendo la massima collaborazione da parte di tutti i residenti, amministratori condominiali, operatori commerciali, gestori di attività produttive, ricreative, sportive e in generale a tutti coloro che abbiano l’effettiva disponibilità di spazi all’aperto entro l’area, di permettere l’accesso al personale della ditta incaricata alla disinfestazione, al personale della Protezione civile, ai dipendenti comunali muniti di cartellino di riconoscimento per l’ispezione e la rimozione dei focolai larvali nonché l’attuazione dei trattamenti larvicidi e adulticidi.
Sarà necessario chiudere le finestre durante le ore di esecuzione del trattamento. Non devono essere lasciati contenitori all’aperto che possano raccogliere acqua. Dopo il trattamento, sarà opportuno lavare (con guanti) mobili, suppellettili e giochi lasciati all’esterno.
Riproduzione riservata © Messaggero Veneto