Morti sotto la frana a Cormons: la Procura apre un fascicolo per omicidio e disastro colposo

Le indagini puntano a fare luce sugli eventi che hanno portato alla morte del 32enne Quirin Kuhnert e della vicina di 83 anni Guerrina Skocaj

Laura Blasich
La frana a Brazzano vista dall'alto (Petrussi)
La frana a Brazzano vista dall'alto (Petrussi)

A due giorni dalla frana sul colle di San Giorgio a Brazzano, nel cuore del Collio, che ha spezzato le vite del 32enne Quirin Kuhnert e della 83enne Guerrina Skocaj, la Procura della Repubblica di Gorizia ha formalizzato l’apertura di un’indagine per accertare eventuali responsabilità nella tragedia.

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Guerrina Skocaj con Quirin Kuhnert (foto Ansa/Il Goriziano)

Dopo aver richiesto ai carabinieri e ai vigili del fuoco di raccogliere gli elementi utili alle indagini e averli ricevuti nella giornata di martedì, il procuratore capo di Gorizia Massimo De Bortoli ha comunicato l’apertura, «anche in considerazione della dolorosa perdita di vite umane», di un procedimento penale contro ignoti per omicidio colposo plurimo, ma anche per inondazione, frana o valanga colposi e per disastro colposo.

Il procuratore capo si è poi limitato ad aggiungere soltanto che «nei tempi consentiti dal rispetto delle norme di rito, verrà disposta l’autopsia sui corpi delle due povere vittime». Quirin Kuhnert e Guerrina Skocaj sono stati ritrovati dopo oltre 12 ore di ricerche sotto i resti delle abitazioni e dell’immane colata di fango e vegetazione precipitata a valle lungo il pendio del colle attorno alle 5 di lunedì. Nell’area in poche ore erano caduti oltre 300 millimetri di pioggia.

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Una foto che ritrae insieme le due vittime della frana avvenuta a Brazzano di Cormons. Foto Ansa

Il crollo ha polverizzato in un istante la vita di Jessica, di origine tedesche come Quirin, inghiottito dalla frana assieme a Guerrina, dopo aver allertato altre due vicine, che sono così riuscite a mettersi in salvo.

Brazzano ora sta cercando di ripartire, dopo il ripristino della viabilità realizzato dalla Protezione civile, benché l’area in un raggio di 300 metri dalla frana resti interdetta e 84 residenti sfollati. Come emerso dall’incontro di martedì con la Protezione civile regionale, ci vorrà ancora qualche giorno per la messa in sicurezza della frana e il rientro degli abitanti.

«I cittadini coinvolti possono ottenere informazioni dal Centro operativo comunale», assicura il sindaco Roberto Felcaro. Poste Italiane ha inoltre deciso di chiudere fino a martedì l’ufficio postale della frazione, all’incrocio tra via 24 Maggio-Sr 356 e via San Giorgio, «a causa delle conseguenze della recente calamità naturale che ha interessato la zona». Durante il periodo di chiusura, per tutte le operazioni postali e finanziarie, compreso il ritiro delle raccomandate, i cittadini di Brazzano dovranno quindi rivolgersi all’ufficio postale di Cormons.


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