Sanità, incentivi al personale: il sì all’accordo da tutti i sindacati del Fvg

I ritocchi su premialità e indennità di Ps hanno convinto le sigle. Sarà poi una delibera di giunta a recepire i contenuti e stabilire la decorrenza

Marco Ballico
Personale sanitario e pazienti all’ospedale di Cattinara a Trieste (Lasorte)
Personale sanitario e pazienti all’ospedale di Cattinara a Trieste (Lasorte)

Alla fine del confronto, il piano Riccardi per incentivare il lavoro in sanità convince i sindacati del comparto. Lunedì la Cgil e la Fials hanno firmato la proposta illustrata lo scorso 5 giugno a Palmanova dall’assessore alla Salute, un testo che è stato poi ritoccato in un paio di passaggi sollecitati dalle categorie.

Oggi in mattinata arriverà pure la sottoscrizione formale di Cisl, Uil e Nursind, che hanno chiesto qualche ora in più causa impegni istituzionali. Ritenute sufficienti le modifiche al documento sugli incentivi per il personale del Servizio sanitario regionale, le organizzazioni sindacali promuovono dunque un “pacchetto” di interventi da 25,7 milioni inseriti in una manovra da complessivi 39,2 milioni che comprende anche il sostegno alla professione medica.

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Una corsia di ospedale

«Intendiamo firmare, in modo che quanto prima il personale del Ssr possa beneficiare degli aumenti previsti», aveva detto venerdì il segretario regionale della Fials Fabio Pototschnig, il primo a comunicare di aver condiviso i dettagli del riparto di 6,8 milioni per l’indennità di Ps e di altri 18,8 milioni per servizio notturno, pronta disponibilità, particolari unità operative, welfare, premialità.

I prossimi passi? Sarà una delibera di giunta regionale a recepire i contenuti dell’intesa e a stabilire la decorrenza delle novità. A convincere le sigle alla firma sono stati in particolare due ritocchi. Da un lato lo spostamento di 671.600 euro dal capitolo destinato genericamente al welfare (sceso a 1 milione) a quello della premialità (salito a 3,8 milioni con il rialzo specifico, da 1,85 a 2,52 milioni, della quota per i ruoli sanitario e socio sanitario). Dall’altro l’aumento a 300 euro (la prima proposta si era fermata a 250) dell’indennità base di Ps per i professionisti sanitari.

Restano aperte alcune questioni, messe nere su bianco nelle note a verbale. Una l’ha consegnata la Cgil. «Abbiamo chiesto di evidenziare la riserva sul fatto che si differenzino le indennità per lavoro disagiato a seconda dei ruoli – fa sapere la segretaria generale Fp Orietta Olivo – e aggiunto la sollecitazione a dare stabilità, almeno di legislatura, a queste risorse, unica via per rendere attrattivo il Ssr».

Olivo si toglie anche un sassolino: «La firma è la dimostrazione che le nostre scelte si basano sempre su valutazioni di merito, contrariamente a quanto paventava l’assessore Riccardi». Una seconda nota a verbale è della Fials, che insiste per un tavolo permanente che tratti di «piani pluriennali per una duratura attrattività, maggiorazioni in aumento per gli oss, ulteriori incentivi da estendere sia ai professionisti sanitari che a tecnici e amministrativi, previsione di buoni pasto pure al personale turnista».

Soddisfatti anche Uil Fpl e Nursind per l’accoglimento delle loro richieste. «Ora la priorità è vigilare affinché, nella successiva contrattazione a livello aziendale, queste risorse siano effettivamente destinate alle realtà con maggiori criticità, in coerenza con gli obiettivi dichiarati a livello regionale», ribadiscono i segretari Stefano Bressan (Uil Fpl) e Luca Petruz (Nursind). Sulla stessa linea Romina Dazzara e Fabrizio Oco della Cisl: «Sottoscriviamo il verbale di confronto visto il risultato ottenuto rispetto alle nostre richieste dopo gli incontri con l’assessore e il direttore di Arcs Dorbolò».

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