Giro d’Italia, così il filo rosa unirà Gorizia e Nova Gorica

Quando vincitore di frazione e leader saliranno sul podio per le premiazioni ci sarà il sorvolo della Pattuglia acrobatica

Marco Bisiach
Uno degli allestimenti a Gorizia (Tibaldi)
Uno degli allestimenti a Gorizia (Tibaldi)

Unite, da sempre, da un sottile filo rosso, Gorizia e Nova Gorica quest’anno si sono tinte all’unisono anche di verde acqua, il colore che ricorda le acque dell’Isonzo e identifica GO! 2025. Ora, però, a tutto questo s’affianca anche il rosa, il rosa Giro d’Italia, perché la tappa numero 14 approderà proprio nella Capitale europea della Cultura e avrà per questo un fascino straordinario.

Non sarà magari la più complessa, e nemmeno la più spettacolare (anche se i saliscendi nel finale potrebbero essere trampolino per qualcosa d’interessante), ma senz’altro sarà unica, perché transfrontaliera. E se il Giro in questi anni ci ha abituati a sconfinare, facendolo peraltro anche con la partenza 2025 dall’Albania, un arrivo esattamente a cavallo del confine è un qualcosa di difficilmente replicabile altrove.

Le due Gorizie sono vestite di rosa: come cambia la viabilità per il Giro d’Italia
Il municipio di Gorizia si tinge di rosa per il Giro d'Italia (Tibaldi)

Sabato dopo la partenza da Treviso e 195 km i corridori taglieranno il traguardo che sarà posto fisicamente, a voler essere pignoli, in territorio sloveno, ma si troverà in quella piazza Transalpina in cui si fondono Nova Gorica e Gorizia, e che oggi è simbolo della cooperazione europea. Le premiazioni, poi, avverranno sul podio proprio a cavallo della linea confinaria, con i leader di tappa e delle classifiche che si troveranno un po’ in Italia e un po’ in Slovenia.

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Ecco perché al di là dell’indiscutibile valore agonistico che una tappa del Giro d’Italia porta con sé, la Treviso – Nova Gorica/Gorizia del 24 maggio si presenta anche come un veicolo di valori e significati al di là dello sport. «La Capitale europea della Cultura non è solo esporre qualcosa – dice il sindaco di Gorizia Rodolfo Ziberna –. È far partecipare la gente. E lo sport, in questo caso il Giro, unisce le persone con un evento planetario, che fa vere come al netto di tutte le differenze e di quanto accaduto in passato, qui si possa vivere assieme ed essere felici». Le due Gorizie si stanno preparando da giorni al grande evento e l’entusiasmo è particolarmente palpabile anche oltreconfine.

Le strade di Gorizia, lungo il percorso, si sono riempite di diversi striscioni in tinta con la scritta «Gorizia saluta il Giro», la stessa che caratterizza anche i banner allestiti di alcuni dei palazzi simbolo. Il municipio s’illumina di rosa al calar della sera, e lo stesso accadrà con il Castello. Gadget, palloncini, bandierine e vetrine a tema impreziosiranno le strade e i negozi, esattamente come a Nova Gorica, dove il rosa sta diventando il colore dominante. Nei bar persino i cocktail ormai interpretano le sfumature di ciò che identifica la leadership del Giro.

Particolarmente suggestiva la nuova passerella ciclopedonale che attraversa l’Isonzo a Salcano, a sua volta vestita di rosa, mentre vanno a ruba le magliette realizzate per celebrare l’evento. E a proposito di eventi, ci sono le iniziative collaterali. La Fanfara della Brigata Pozzuolo del Friuli suonerà nei pressi di piazza Transalpina alle 14.25, anticipata poco prima da uno spettacolo dei Danzerini di Lucinico, mentre le Frecce Tricolore omaggeranno il momento del podio sorvolandolo con uno show che sicuramente verrà raccontato anche dal giovane Paolo Visintin, studente goriziano scelto per fare il “Reporter per un giorno”.

Nova Gorica, invece, sarà invasa invece dai tifosi di uno dei protagonisti della corsa: Primoz Roglic. il ricco programma di intrattenimento culminerà alle 20 con il grande concerto dei The Kolors nell’area antistante il municipio. Già dalle 11 sul palco saliranno dj e commentatori, In Piazza Bevk ci sarà un’ampia offerta di ristorazione, tra le 14 e le 15.30 si terrà una festa per i bambini, mentre i più grandi potranno scattare foto nell'angolo fotografico del Giro in piazza Transalpina.

Spettacolo atteso attorno alla corsa, dunque, ma anche in corsa, considerando che una volta giunta a Gorizia dalla Brda e da San Floriano del Collio, la tappa affronterà un circuito finale di 14 km da percorrere una volta dopo il passaggio sulla linea di arrivo: e chissà che il Dente di Saver, ultimo strappo in terra slovena, non possa risultare decisivo.

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