Farmaci, in Fvg arrivano le dosi anti spreco

L’assessore regionale alla Salute, Riccardo Riccardi, intende accelerare i processi per adottare, soprattutto nelle case di riposo e nell’ambito dell’assistenza domiciliare, i macchinari per la preparazione della dose unica dei farmaci

Giacomina Pellizzari

Una migliore distribuzione dei farmaci riduce la spesa farmaceutica regionale che oggi supera i 372 milioni di euro, sana in parte la carenza degli operatori sanitari e tiene sotto controllo lo spreco di medicinali che, al nostro Paese, costa due miliardi di euro l’anno.

L’assessore regionale alla Salute, Riccardo Riccardi, intende accelerare i processi per adottare, soprattutto nelle case di riposo e nell’ambito dell’assistenza domiciliare, i macchinari per la preparazione della dose unica dei farmaci. Lo ha spiegato, ieri, dopo aver partecipato all’inaugurazione del laboratorio galenico nella farmacia di Coseano.

I costi

In Friuli Venezia Giulia, nell’ultimo anno rilevato, rispetto al 2022, la spesa farmaceutica è aumentata del 16,6 per cento. Lo conferma il rapporto OsMed 2023 dell’Agenzia del farmaco (Aifa) dal quale emerge che la spesa pro capite è pari a 296,21 euro. Parallelamente aumenta anche la carenza di personale impegnato nelle case di riposo nella distribuzione dei farmaci.

Ma questo non è ancora tutto perché, a monte, c’è un problema di sicurezza del farmaco che l’utilizzo del cosiddetto “armadio automatizzato” garantisce. Basti pensare che un anziano su tre assume almeno 10 medicinali l’anno, cinque nel 68 per cento dei casi. Secondo le stime dell’Aifa il costo per il Servizio sanitario nazionale della mancata aderenza alle terapie raggiunge i 2 miliardi di euro l’anno: «L’aumento della certezza che ogni paziente assuma il farmaco giusto (aderenza) anche solo del 15 per cento potrebbe ridurre i costi assistenziali di 300 milioni, senza considerare quelli sociali, derivanti a esempio dalla perdita di giornate lavorative».

L’assessore

Conoscendo questi numeri, Riccardi assicura che «l’automazione permetterà a molti anziani di curarsi a domicilio. Il macchinario – continua l’assessore – confeziona le dosi a uso orale in singole bustine, sulle quali vengono indicati il nome del paziente, il farmaco contenuto, l’orario in cui esso deve essere assunto e con quale dosaggio.

Questo contribuisce a ridurre gli errori nella somministrazione del medicinale corretto». E nel rilevare la capillare presenza delle 400 farmacie sul territorio, una ogni 3mila abitanti, Riccardi ne ha riconosciuto il ruolo centrale che svolgono nell’intercettare la domanda. «È anche da questi equilibri che dipende la sostenibilità del nostro sistema sanitario – conclude l'assessore –. Un sistema che, pur distinguendosi sulla gestione della fase acuta della malattia, si trova in difficoltà nell’affrontare il sempre più dirompente elemento della cronicità».

Federfarma

Di fronte a questa prospettiva, il presidente regionale di Federfarma, Luca Degrassi, spiega che l’obiettivo è quello di favorire l’uso corretto dei farmaci. «La preparazione viene fatta sulla base delle indicazioni del medico» sottolinea Degrassi non senza ricordare che «il 50 per cento delle terapie non vengono assunte correttamente». E se l’obiettivo invertire la tendenza Degrassi si augura di veder partire prima possibile «alcune sperimentazioni soprattutto nelle case di riposo. I farmacisti e le farmacie – assicura – sono a disposizione».

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