Aumentano gli aiuti agli universitari in Fvg: cosa cambia con le nuove linee guida
Crescono contributi affitto, borse e posti letto a prezzo calmierato: le risorse regionali garantiscono che tutte le domande ricevano supporto

Sì dalla VI Commissione del Consiglio regionale all’aggiornamento delle linee guida per il diritto allo studio universitario (sì dal centrodestra, astensione delle opposizioni). Tra le novità più rilevanti ci sono l’innalzamento del contributo per gli affitti a 1.600 euro e l’aumento del costo della mensa per II e III fascia rispettivamente di 20 e 30 centesimi. Arrivano piccoli aggiustamenti alla soglia di Isee entro la quale si può accedere al sostegno del diritto allo studio. Inoltre aumentano i posti letto a disposizione delle residenze universitarie.
Le linee guida disciplinano la maggior parte delle azioni a sostegno degli studenti universitari. Un tema che in regione interessa un bacino di circa 37 mila studenti iscritti alle Università, agli Its, ai Conservatori e all’Accademia di Belle arti G.B. Tiepolo. Il sostegno agli studenti che frequentano gli Its al momento è finanziato da fondi Pnrr dedicati a questa forma di istruzione tecnica superiore post diploma, e a fine Recovery plan, ha annunciato l’assessore all’Istruzione e Università Alessia Rosolen, saranno presi in carico dalla Regione.
I ritocchi
Tra i ritocchi più importanti c’è quello relativo al nuovo tetto Isee per rientrare nel programma di azioni che garantiscono il diritto allo studio: è cresciuto, sulla base di quanto deciso a livello ministeriale, da 27.726,79 a 27.984,60 euro e quello Ispe da 60.275,66 a 60.757,87 euro.
Arrivano piccoli aggiustamenti all’insù anche per l’importo massimo delle borse di studio sempre sulla base dei decreti ministeriali: per gli studenti fuori sede e per quelli indipendenti (ossia quelli che non risiedono a casa dei genitori e che guadagnano almeno 9 mila euro l’anno) l’importo è salito da 7.015,97 euro a 7.072,10 euro, per i pendolari da 4.100,05 euro a 4.132,85 euro e per gli studenti in sede da 2.827,64 a 2.850,26 euro. Gli studenti che hanno un Isee inferiore o pari ai due terzi del tetto Isee prendono la borsa di studio piena, e superati i due terzi si prende una frazione del totale. Per gli studenti disabili invece la borsa è maggiorata del 30%.
L’assessore Rosolen ha specificato che gli aventi diritto a borse di studio sono cresciuti dal 2022/23 quando erano 5.388 fino a toccare i 6.672 studenti del 2024/25. Il diritto allo studio è garantito dallo Stato, ma le domande raggiungono una copertura del 100% grazie ai fondi integrativi regionali, che nel triennio 2024-27 constano di oltre 27,5 milioni di euro.
«Si tratta di una scelta politica fondamentale e di una prerogativa costante di questa amministrazione regionale che vogliamo continuare ad assicurare nonostante la forte impennata dei costi che abbiamo registrato nell’ultimo periodo», ha specificato, ricordando come le spese di funzionamento ammontino a 31,8 milioni e quelle per il sostegno alle sedi universitarie decentrate a 3,2 milioni.
L’assessore ha ricordato inoltre che la Regione «è intervenuta in modo importante anche sull’edilizia universitaria. Complessivamente si parla di 53,5 milioni, ai quali vanno aggiunti gli 11 milioni di euro destinati alla riqualificazione del Centro direzionale Valle di Pordenone».
Le residenze
Sono aumentati i posti letto delle residenze universitarie a disposizione, soprattutto grazie alla disponibilità di nuovi alloggi nel campus di via dei Bonomo a Trieste e di quello di via Manin a Udine. I posti letto ora sono 716 in totale a Trieste, 271 a Udine, 70 a Gemona del Friuli, 93 a Pordenone e 93 a Gorizia. Da quest’anno il costo del posto letto in camera singola o doppia è di 200 euro, per una singola o doppia dotata di cucina e bagno 240 euro, mentre per la singola in appartamento da 2 a 4 persone con cucina e bagno è di 290 euro.
Chi, pur avendone i requisiti, non dovesse ottenere un posto in residenza universitaria potrà ottenere un contributo per l’affitto annuo, che da quest’anno è appunto di 1.600 euro.
Le mense
Per quanto riguarda le mense è previsto un aumento del costo per chi è in II e in III fascia (rispettivamente quelli con Isee fino a 35 mila euro e più di 35 mila euro) rispettivamente di 20 e 30 centesimi. La prima fascia dunque continuerà a pagare il pasto 2,50 euro, alla seconda fascia costerà 4,40 e alla terza fascia 5,80. Un’altra novità di quest’anno è l’introduzione in via sperimentale del servizio di ristorazione serale ai Rizzi di Udine, attivo una volta a settimana, che, se gradito, sarà ampliato, ha fatto sapere l’assessore.
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