Nuovo concorso nella scuola: in Friuli Venezia Giulia in palio 535 cattedre

Martedì 31 dicembre scadono i termini per iscriversi al bando Pnrr 2. Ma la Uil lancia l’allarme: «Il fabbisogno è dieci volte superiore»

Giorgia Pacino

Chiudono martedì 31 dicembre i termini per partecipare al bando docenti “Pnrr 2”, la seconda e ultima procedura concorsuale prevista dal Piano nazionale di ripresa e resilienza che punta all’obiettivo di 70 mila immissioni in ruolo entro giugno 2026. A livello nazionale sono 19.032 i posti disponibili, di cui 8.355 per la scuola primaria e dell’infanzia e 10.667 per la secondaria. In Friuli Venezia Giulia si corre per 535 posti, di cui 271 per la scuola primaria e dell’infanzia e 264 per la secondaria.

Secondo la direttrice dell’Ufficio scolastico regionale Daniela Beltrame, «i numeri corrispondono ai posti vacanti che abbiamo in regione», ma, a dire dei sindacati, il fabbisogno delle scuole è dieci volte superiore rispetto alle cattedre messe a bando.


«Il prossimo anno scolastico avremo tra i 4 mila e i 5 mila supplenti», è l’allarme lanciato da Ugo Previti, segretario generale Uil Scuola per il Friuli Venezia Giulia, convinto che sia «deleterio indire un secondo concorso» quando ci sono ancora persone che hanno superato il Pnrr 1 e non sono riuscite a entrare per mancanza di posti disponibili. Il primo concorso ordinario Pnrr metteva a bando per il Fvg 15 posti per la scuola dell’infanzia, 388 per la primaria, 163 per la scuola di primo grado e 491 per quella di secondo grado. In totale, 1.057 posti.

«Perché non attingere alle persone in coda in graduatoria? Questo secondo bando si poteva benissimo evitare, dando la possibilità di entrare ai docenti che avevano superato il Pnrr 1 e che invece ora dovranno ripresentare la domanda e sostenere una nuova prova. Ormai durante ogni periodo di sospensione dell’attività didattica si fanno concorsi. E ancora si cercano i commissari...». Resteranno infatti aperti fino al 2 gennaio i termini per presentare istanza per essere nominati nelle commissioni giudicatrici chiamate a esaminare i candidati.

Per Previti la distanza tra il numero di posti messi a concorso e le cattedre che resteranno vuote il prossimo anno sta tutta nella differenza tra organico di diritto e organico di fatto: il primo è composto dai docenti di ruolo, il secondo include anche coloro che vengono chiamati a inizio anno per colmare i posti rimasti vacanti .

«Uniamo i due organici e facciamo passare di ruolo le persone», è la proposta della Uil Scuola. «Chi lavora nell’organico di fatto finisce a giugno e percepisce l’indennità di disoccupazione a luglio e agosto. Come Uil – spiega Previti – abbiamo calcolato che aggiungendo 700,28 euro a quanto lo Stato spende già per la disoccupazione si darebbe a questi docenti la possibilità di lavorare a tempo indeterminato tutto l’anno, dando stabilità alle persone e mettendo in moto l’economia».

In Fvg a preoccupare è soprattutto la carenza di docenti specializzati: nelle scuole della regione mancano insegnanti di sostegno e sono pochi i candidati in grado di concorrere per quei ruoli. Il nuovo concorso Pnrr 2 mette a bando 89 posti per il sostegno, di cui la maggior parte (77) per la scuola primaria.

Ma, secondo Previti, i posti sono pochi (3 per la scuola di primo grado, 8 per quella di secondo grado, 1 per la scuola dell’infanzia) anche perché l’accesso è limitato dal numero chiuso dei corsi di specializzazione. «Di ruolo mancano 400 posti in tutti gli ordini, ma in organico di diritto non possiamo avere tanti posti perché non abbiamo specializzati». Eppure, già adesso tanti docenti stanno lavorando senza specializzazione, con la cosiddetta graduatoria incrociata. Per Previti, bisognerebbe aprire le porte a docenti del Sud disponibili a trasferirsi in Fvg e «istituire un presidio medico dentro le scuole» per far fronte alle «violenze che subiscono i docenti di sostegno alle prese con i ragazzini più aggressivi». 

Riproduzione riservata © Messaggero Veneto