Troppo caldo nelle fabbriche: la Fim Cisl Fvg chiede interventi urgenti per «la salute dei lavoratori»

Il sindacato sollecita misure strutturali e il sostegno della Regione per tutelare la salute dei lavoratori esposti alle alte temperature

Il caldo soffocante di queste settimane sta rendendo sempre più difficile lavorare nelle fabbriche metalmeccaniche del Friuli Venezia Giulia. La Fim Cisl regionale lancia l’allarme e chiede alla Regione interventi strutturali e stanziamenti dedicati per affrontare un problema che ogni estate diventa più critico.

Secondo quanto riferisce il sindacato, le temperature all’interno degli stabilimenti sono salite rapidamente, mettendo a dura prova i lavoratori. In alcune aziende, grazie al confronto con i delegati sindacali, si stanno adottando misure temporanee come lo spostamento degli orari di lavoro, pause aggiuntive, accesso ad aree rinfrescate, dispositivi di raffrescamento e distribuzione di acqua. Tuttavia, queste soluzioni non sono applicate ovunque.

«Purtroppo – dichiara il segretario generale della Fim Cisl Fvg, Pasquale Stasio – non tutte le imprese dimostrano la stessa attenzione, e dove il sindacato non è presente, i lavoratori si trovano senza tutele. È fondamentale che i datori di lavoro si assumano la responsabilità di garantire condizioni sicure».

Con temperature destinate a salire ulteriormente, come previsto dall’ARPA, la Fim Cisl ribadisce che non basta più rincorrere le emergenze. Serve una strategia condivisa tra istituzioni, imprese e sindacati per proteggere la salute nei luoghi di lavoro. Proprio in questi giorni, il sindacato ha distribuito ai propri delegati una guida pratica dal titolo «Lavorare al caldo», redatta dalla Fim nazionale, con consigli e indicazioni per affrontare al meglio la situazione.

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L’emergenza caldo

In regione il mese di giugno ha fatto registrare, oltre al record della temperatura dell’acqua (24,2, pari al dato 2018), una temperatura dell’aria sopra la media trentennale di 2,9 gradi in pianura e di 2,3 a Trieste.

E in Fvg è un record appunto quello evidenziato dal radiosondaggio della stazione di Rivolto: dal 1992 mai si era registrata a giugno un’altitudine più elevata per gli zero gradi Celsius. Il primato precedente, fa sapere Andrea Cicogna dell’osservatorio meteorologico di Arpa Fvg, è dell’11 giugno 2017 con 4.980 metri, quasi 300 in meno.

Caldo in Friuli Venezia Giulia, a giugno temperature da record in mare e in montagna
Bagnanti cercano refrigerio in acqua a Trieste. Foto Bruni

Le previsioni

E ora la domanda che si fanno tutti? Quanto durerà? Un sollievo da bassa pressione arriverà solo il 5 luglio. Anche nel resto del mondo la situazione è difficile: in Cina in zone interne si sono superati i 47 gradi, in Siberia, dopo mesi di alte temperature, sfiorati i 40. In Europa la Grecia è colpita dai roghi. La Terra trattiene molto più calore di quanto i modelli avevano previsto finora. Per invertire la rotta, dicono sempre i ricercatori, servirebbero scelte politiche drastiche: al contrario però gli Usa accelerano sui combustibili fossili e l’Ue dedica più fondi al riarmo sottraendoli al green.

La decisione in Veneto

A fronte dell'ondata di calore che sta interessando il Veneto, il Presidente della Regione, Luca Zaia, ha emanato un decreto che mira a tutelare la salute dei lavoratori esposti a temperature elevate e a radiazioni solari, in particolare quanti operano all'aperto o in ambienti non climatizzati.
Il provvedimento, che recepisce le "Linee di indirizzo per la protezione dei lavoratori dal calore e dalla radiazione solare" approvate in sede di Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, raccomanda ai datori di lavoro di limitare o evitare le attività lavorative nelle ore più calde della giornata.
Viene, suggerito, inoltre, di prevedere rotazioni del personale per ridurre i tempi di esposizione al caldo, garantire adeguata idratazione e sorveglianza sanitaria, adottare abbigliamento e dispositivi di protezione idonei.
L'individuazione delle fasce orarie più critiche deve basarsi su indici riconosciuti a livello internazionale (WBGT, PHS) e sugli strumenti disponibili sui portali Agenti Fisici e Worklimate.
Zaia si riserva di adottare ulteriori misure urgenti in caso di ondate di calore, al fine di contenere i rischi per la salute dei lavoratori.
Sulla tematica, nel pomeriggio odierno è prevista una prima convocazione a Venezia del comitato regionale di coordinamento, che vedrà la partecipazione delle sigle sindacali e datoriali.
Il decreto è consultabile sul sito istituzionale della Regione del Veneto e sui portali delle Aziende Ulss.

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