Uno scrigno di saperi grazie agli scrittori. Chiude Book Week, la prima è di successo

Piazza Sant’Antonio e Entourage le sedi della tre giorni a tutta cultura. Da Vallortigara a Cattunar passando per Mama Luna, Firmani e Fabbri

Laura Blasich
Alcuni momenti della giornata Foto Tibaldi
Alcuni momenti della giornata Foto Tibaldi

La prima Book Week Gorizia capitale, organizzata dal gruppo Nord Est Multimedia con il Comune e il supporto di Banca 360 Credito cooperativo, si è congedata con una terza giornata densa di incontri e impulsi e chiusa dal cantante, poeta, performer Gio Evan e le sue “persone medicina”. Come nonna Adele, protagonista assieme al nipote Marelargo, del suo ultimo, poetico romanzo “Le chiamava persone medicina” (Rizzoli).

Nel dialogo con la giornalista Margherita Reguitti, al Grand Hotel Entourage, a causa del maltempo abbattutosi pure su Gorizia, Gio Evan ha raccontato della sua esigenza di parlare, anche attraverso neologismi positivi, di «quelle persone che sono facilitatori d’intorno, che ti creano uno spazio sicuro attorno».

Ricchi di contenuti e di input sono stati i primi due appuntamenti dedicati alla scienza e al mondo naturale che ci circonda, resi entrambi accessibili dal neuroscienziato Giorgio Vallortigara e dal chimico e naturalista Giorgio Volpi. Come nel suo ultimo libro, “A spasso con il cane Luna” (Adelphi), Vallortigara, in dialogo con la giornalista de Il Messaggero Veneto Viviana Zamarian, ha condotto il pubblico in un affascinante viaggio tra etologia, neuroscienze e curiosità scientifica.

Utilizzando il cane Luna come punto di partenza per riflessioni più ampie, Vallortigara ha affrontato temi come la cognizione animale, l’empatia delle formiche, l’altruismo dei pappagalli, e persino il misterioso funzionamento dei cervelli degli esseri umani e degli animali.

Giorgio Volpi ha spiegato invece perché “La natura lo fa meglio (e prima)”, come recita il titolo del suo libro edito da Aboca, e quindi perché dovremmo salvaguardare un serbatoio inesauribile di brevetti, materiali, idee.

La scrittrice Mama Luna con la giornalista del Messaggero Veneto Daniela Larocca
La scrittrice Mama Luna con la giornalista del Messaggero Veneto Daniela Larocca

Sotto il porticato di piazza Sant’Antonio, Volpi ha spiegato perché le lenti dei trilobiti fossero perfette 250 milioni di anni fa e largamente in anticipo rispetto a quelle inventante nel Seicento, o come irraggiungibile nella sua perfezione sia il meccanismo urticante delle ortiche e la capacità di certi batteri e certe piante di ricavare nanoparticelle dai metalli presenti nel terreno.

Di tempi lenti da restituire alla quotidianità ha parlato invece, nell’incontro condotto dalla giornalista de Il Messaggero Veneto Daniela Larocca, l’autrice e divulgatrice di crescita personale Mama Luna, alla Book Week Gorizia con il suo “La casa viva. Ricette e rituali di lentezza per vivere come natura comanda”.

«Ho adottato questo stile di vita quando mi sono resa conto che la fretta si accompagnava a una costante distrazione, a una bassa consapevolezza», ha detto, tessendo un elogio della noia, «uno spazio che dà modo di riallacciare il dialogo con noi stessi».

La mattinata ha dato modo, però, anche di riflettere sul passato prossimo di Gorizia assieme ad Alessandro Cattunar (dotto di ricerca in Storia contemporanea e insegnante) e il suo “Storia di una linea bianca. Gorizia, il confine, il Novecento”. «Oltre il confine tracciato dopo la seconda Guerra mondiale si è dovuta inventare una nuova città – ha evidenziato Cattunar nell’incontro condotto da Antonio Maconi – e poi immaginare i rapporti tra le due Gorizie. Qui un muro non c’è mai stato e già dopo il 1954 il confine è diventato un ponte e Gorizia un laboratorio grazie al contatto con un altro mondo».

Marino Firmani e i due già calciatori di serie A Paolo Miano e Gianfranco Cinello, con il giornalista de Il Piccolo Marco Bisiach
Marino Firmani e i due già calciatori di serie A Paolo Miano e Gianfranco Cinello, con il giornalista de Il Piccolo Marco Bisiach

Nel pomeriggio la triangolazione tra lo scrittore, consulente, temporary manager Marino Firmani e i due già calciatori di serie A Paolo Miano e Gianfranco Cinello, con la regia del giornalista de Il Piccolo Marco Bisiach, ha permesso di esplorare gli elementi alla base di un leader di successo. Nel management come nello sport di squadra. «Ho indicato i fondamentali, imprescindibili anche in ambito manageriale», ha detto Firmani, che alla Book Week ha presentato “Lezioni di management. Competenze tecniche e umane per leader di successo”. Già, perché la tecnica, come l’innovazione tecnologica, da sole non bastano. «Un leader dev’essere competente, comunicativo – ha aggiunto Cinello – e deve avere carisma».

Quello che, in modi diversi, «avevano Maradona e Zico», ha spiegato Miano, compagno di squadra di entrambi, rispettivamente al Napoli e all’Udinese. «E ai giovani bisogna dare spazio e speranza di futuro», ha concluso Firmani.

 

 

Book Week Gorizia, lo scenario internazionale secondo il giornalista Dario Fabbri

Prima della chiusura con Gio Evan, la manifestazione ha spalancato una finestra sui temi più caldi del dibattito internazionale con l’analista geopolitico Dario Fabbri. Intervistato dal giornalista de Il Piccolo Giovanni Tomasin, dopo i saluti dell’assessore a Go!2025 Patrizia Artico, ha presentato “Sotto la pelle del mondo” (Feltrinelli). Lo ha fatto, iniziando da una riflessione sulla necessità «di non commettere l’errore di pensare che i concetti siano immutabili nel tempo, in una sala in overbooking. Insomma, buona la prima. —

 

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