Folla a villa Kechler che ispirò Hemingway

La manifestazione richiama ogni anno migliaia di persone. Ben 17 sono le dimore che anche oggi spalancheranno i portoni

UDINE. È ormai uno degli eventi più attesi dell’autunno Castelli Aperti.

Ieri, complice un meteo che almeno aveva un’apparenza d’estate, una prima folla di curiosi ha visitato le storiche dimore e oggi, auspicabilmente andrá nello stesso modo.

Perchè la manifestazione, che torna grazie all’attività del Consorzio per la Salvaguardia dei Castelli Storici del Friuli Venezia Giulia, ed è giunta alla ventiquattresima edizione, non ha mai smesso di attirare il pubblico conquistato dalla bellezza dei luoghi e delle fortificazioni antiche.

Sono diciassette le residenze storiche che aprono le porte e che coinvolgono tutte le quattro province della Regione: a Trieste il Castello di Muggia, a Gorizia San Floriano del Collio e Spessa di Capriva, nel pordenonese saranno Palazzo Panigai-Ovio di Pravisdomini e il Castello di Cordovado, mentre in provincia di Udine il Castello di Arcano (Rive d’Arcano), quello di Prampero di Magnano in Riviera, Villafredda di Tarcento, Villalta (Villalta di Fagagna), Casaforte La Brunelde di Fagagna, Palazzo Steffaneo Roncato a Crauglio di S. Vito al Torre, Rocca Bernarda a Ipplis di Premariacco, il Castello di Cassacco, Susans a Majano, Palazzo Romano di Manzano, Villa D’Attimis a Strassoldo di Soffumbergo e Villa Kechler de Asarta a Fraforeano di Ronchis.

La novità di questa edizione è sicuramente Villa Kechler de Asarta le cui origini seguono la storia del Feudo di Fraforeano concesso dal patriarca di Aquileia ai Conti di Varmo. Attualmente è di proprietà della famiglia Kechler che l’ha ricevuta in eredità dai de Asarta, illustre famiglia spagnola trasferitosi in Italia intorno al 1700. Magnifico il parco della villa che, su una superficie di quasi tre ettari, si sviluppa attorno a un piccolo lago con due isolotti e costeggia in parte l’argine del Tagliamento. La zona, ricca di acque, ha favorito l’impianto di un parco rigoglioso sulla scia dei giardini romantici all’inglese tanto di moda all’epoca. Tra gli ospiti illustri della storica dimora, perchè amico dei proprietari, segnaliamo Ernest Hemingway.

La grande amicizia con lo scrittore americano, iniziata nel 1948 e continuata tutta la vita, si estese anche agli altri due fratelli Kechler, Carlo e Alberto. Quando Hemingway veniva a trovare i suoi amici friulani, era solito soggiornare tra Percoto di Pavia di Udine, San Martino di Codroipo e Fraforeano di Ronchis. Furono queste due ultime località che fecero da sfondo alla storia del colonnello Courtwell e della contessina Renata in Di là dal fiume e tra gli alberi dove si ritrova tutto l’Hemingway legato a questi luoghi e amante del paesaggio friulano. Inattesa sorpresa, ieri, proprio davanti ai cancelli Keckler. Almeno centocinquanta persone attendevano pazientemente il loro turno per entrare. La folla ha costretto gli organizzatori a un doppio lavoro.

Sul sito del Consorzio www.consorziocastelli.it è possibile verificare orari e aperture delle singole dimore e scaricare il programma completo della giornata.

Fabiana Dallavalle

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