Versi tatuati sui muri: a Pordenone nasce la Piazzetta dei Poeti
Un luogo di memoria e di incontro: un’arena con le parole di Biagio Marin, David Maria Turoldo e Umberto Saba

I versi tatuati sui muri di un angolo della città, la poesia divenuta segno tangibile e permanente del tessuto urbano. Pordenone imprime sulle pietre la propria vocazione a fare della cultura – e della poesia in particolare – un riferimento urbano permanente, dedicandole uno spazio della città che diventa luogo d’incontro, memoria e visione.
Nel percorso che vedrà la città protagonista come Capitale italiana della Cultura 2027, il Teatro Verdi di Pordenone inaugura “Piazzetta dei Poeti”, uno spazio culturale, estensione all’aperto del Teatro, un’arena che diventa dichiaratamente poetica.
Per il presidente Giovanni Lessio si tratta di «un progetto che unisce visione artistica, rigenerazione urbana e vocazione civile, restituendo alla città un luogo denso di senso. Piazzetta Pescheria - spiega – diventa così Piazzetta dei Poeti, uno spazio vivo, aperto alla collaborazione con le altre realtà culturali del territorio».

L’iniziativa nasce dalla sinergia fra il Teatro Verdi, la Fondazione Pordenonelegge.it e il Comune di Pordenone. Se pordenonelegge ha contribuito a fare di Pordenone l’ideale capitale italiana della poesia, il Teatro Verdi ha voluto affiancare a questa vocazione un segno tangibile e permanente: la poesia come parte viva della città.
Un percorso fortemente simbolico ed evocativo tracciato dai versi: dopo quelli di Sylvia Plath e Pier Paolo Pasolini, già impressi sulle pareti del Verdi e affacciati su Viale Martelli, nuove parole entrano a far parte del tessuto cittadino in una scelta condivisa con il direttore artistico di pordenonelegge Gian Mario Villalta. E così nella quinta urbana danzano le parole di “Fiuri de tapo” di Biagio Marin, un brano del “Canzoniere” di Umberto Saba e “Io non ho mani” di David Maria Turoldo. Tre anime diverse eppure profondamente radicate in questa terra, che abiteranno le facciate del Teatro aperte sulla piazzetta, trasformandola in un luogo di memoria e di bellezza.
L’inaugurazione sabato 27 settembre, alle 18. Attese le presenze del sindaco Alessandro Basso, del presidente di Fondazione Pordenonelegge.it Michelangelo Agrusti, del direttore artistico e poeta Gian Mario Villalta, degli assessori alla Cultura Alberto Parigi, all’Urbanistica Lidia Diomede, all’Istruzione Pietro Tropeano, all’Ambiente Mattia Tirelli e presenze del tessuto socio-economico.
Una cerimonia cui, alle 18.30, farà seguito al Verdi lo spettacolo “Francesco e i lupi”, firmato da Raffaela Latagliata e Beatrice Cino: un intreccio di poesia e scienza, spiritualità e racconto, con il poeta Davide Rondoni e la naturalista Mia Canestrini, accompagnati dal danzatore Filippo Polli. In scena rivive la figura di San Francesco, uomo di fede e di poesia, capace di parlare al creato e agli animali. La leggenda del lupo di Gubbio si fa metafora del nostro tempo, ricordandoci che i veri predatori spesso non sono bestie, ma uomini.
In questo percorso, la Fondazione Pordenonelegge.it è partner prezioso, naturale compagno di strada in una città che da anni è definita “Città della Poesia”: e la nuova Piazzetta rappresenta un luogo che ne testimonia concretamente il valore universale come custode della nostra umanità. «La collaborazione tra due delle realtà culturali più significative e riconosciute a livello regionale, nazionale e internazionale della città – il Teatro Verdi e pordenonelegge.it – ha generato sinergie importanti» commenta il presidente Agrusti. «In vista della Capitale italiana della Cultura 2027, questa intesa assume un valore strategico che consolida il ruolo della città, ampliando le relazioni e le opportunità di sviluppo culturale: insieme potremo rafforzare il respiro internazionale di Pordenone e il suo posizionamento nel panorama culturale europeo».
«La nascita di Piazzetta dei Poeti – aggiunge Lessio – è un atto di fiducia nel potere delle parole, che caratterizza Pordenone un gesto visionario che unisce rigenerazione urbana e respiro culturale. È il Teatro Verdi che sceglie di spalancare le sue porte, di proiettarsi all’esterno, immaginare la sua arena all’aperto come luogo di comunità e di incontro, non solo per sé ma anche per tutte le realtà culturali della città».
Ingresso libero all’inaugurazione e allo spettacolo. Prenotazioni online e presso la Biglietteria del Teatro.
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