Uomini e scarti: vicino/lontano nel segno di Papa Francesco
Anteprima lunedì 5 maggio alla Fondazione Friuli, dal 7 il video con i disegno di Costantini

C’è un saldo filo rosso fra uno dei temi di riferimento del pontificato di Papa Bergoglio, la “cultura dello scarto”, e la riflessione avviata dalla 21esima edizione del Festival vicino/lontano di Udine. Nel nostro tempo distopico gli smottamenti della storia rimettono in gioco, per uno “scarto” dei tempi, le certezze che credevamo di avere acquisito in via definitiva, dalla pace alle prospettive di stabilità dell’Occidente.
Per questo, a poche ore dal Conclave che si aprirà mercoledì 7 maggio, vicino/lontano, in cartellone a Udine dal 7 all’11 maggio, e il Centro di accoglienza e promozione culturale Ernesto Balducci hanno scelto di dedicare una anteprima straordinaria alla figura di Papa Francesco, che ha raccomandato un’attenzione meno superficiale a quello che considerava «uno dei fenomeni più drammatici del nostro tempo – lo “scarto”, appunto – conseguenza di «una società umana dove si mette da parte tutto quello che non risponde ai criteri di efficienza, produttività, reattività».
Appuntamento lunedì 5 maggio, alle 20. 30, a Udine nella Sala Convegni della Fondazione Friuli (via Gemona 1), sul tema “Francesco: uomini e scarti. La responsabilità della memoria”, intorno al quale si confronteranno il presidente del comitato scientifico di vicino/lontano Nicola Gasbarro, il presidente del Centro Balducci Paolo Iannaccone, il giornalista, scrittore e blogger Gianni Di Santo, la giornalista e portavoce Fvg di Articolo 21 Fabiana Martini, prima donna laica ad assumere la guida di un periodico religioso in Italia.
La conversazione sarà condotta dal giornalista e blogger Gianpaolo Carbonetto. Grazie a una vera e propria “operazione culturale” condotta da Papa Francesco possiamo dire oggi di riconoscere “lo scarto” e di coltivare l’attitudine a contrastarlo. Ma quello stesso scarto che sembrava minacciare fasce ristrette della popolazione – gli “ultimi”, i “fragili”– oggi condiziona sempre più frequentemente le vite di parte significativa dei cittadini.
In questo tempo convulso viene troppo “scartata” anche la libertà di stampa: proprio oggi (sabato 3 maggio ndr) si celebra la Giornata mondiale che la ricorda e la rivendica, istituita dalle Nazioni Unite nel 1993.
Un contesto che non lascia indifferente il Premio Letterario internazionale Tiziano Terzani: la sua 21^ edizione è dedicata infatti ai giornalisti e alle giornaliste uccisi a Gaza. Saranno Wael al-Dahdouh e Safwat al-Kahlout, reporter della redazione di Al-Jazeera/Gaza che ha presidiato il racconto giornalistico di ogni fase del conflitto dalla Striscia di Gaza, a ritirare il Premio Terzani 2025 sabato 10 maggio al Teatro Nuovo Giovanni da Udine, dialogando poi con Marco Damilano, Francesca Mannocchi, Paola Caridi e Stefano Di Bartolomeo.
Tutti potranno partecipare alla serata: i biglietti numerati saranno ritirabili gratuitamente a partire da mercoledì 7 maggio alla biglietteria del Teatro Nuovo Giovanni da Udine (16-19) e sul circuito Vivaticket. Gli “Amici di vicino/lontano 2025” potranno ritirare i biglietti dalle 16 di martedì 6.
E dal 7 maggio a Udine, nella Chiesa di San Francesco, sarà visibile in loop, in anteprima italiana, la produzione video internazionale Nel mirino della memoria. Ritratti dei giornalisti uccisi in Palestina, un memoriale visivo delle vittime realizzato con disegni dell’artista Gianluca Costantini, che ha lavorato in stretto contatto con il CPJ – Committee to Protect Journalists di New York, a cura del Geneva International Film Festival/Forum on Human Rights.
Riproduzione riservata © Messaggero Veneto