Tre sguardi su Gorizia: McCurry, Majoli e Krese fotografano il confine
Sabato la doppia inaugurazione a Casa Panizzolo Morassi della grande mostra ideata dal Craf per celebrare Go! 2025

Doppia inaugurazione, quella di sabato 25 ottobre, alle 11: da una parte, Casa Panizzolo Morassi, in Borgo Castello, a Gorizia, che torna ad aprire le sue porte dopo l’intervento di riqualificazione, dall’altra il taglio del nastro della prima, prestigiosa mostra che andrà a ospitare: “Tre sguardi”, esposizione fotografica formata dagli scatti dello statunitense Steve McCurry, dell’italiano Alex Majoli e della slovena Meta Krese.
“Uno storytelling” ha definito il progetto, e a ragione, il direttore del Craf, Alvise Rampini, curatore dell’iniziativa: è stato lui a lanciarne l’idea alla Regione, determinante per concretizzarla tramite Erpac e PromoTurismoFvg.
I tre artisti, separatamente, hanno compiuto un periodo di residenza nell’area transfrontaliera, raccontando, a modo loro, ciò che era, ciò che è il confine, alcuni suoi protagonisti, alcuni suoi testimoni, diretti e indiretti. Il risultato risiede in tre differenti visioni del territorio, di oggi e di ieri, tutte suggestive, tutte impattanti.
A partire da quella di McCurry, il nome più celebre, che torna, per così dire, a fare il fotoreporter. Per il suo lavoro, rigorosamente a colori, si è basato su diciotto interviste preparate dallo scrittore e già giornalista del Piccolo Roberto Covaz: ha quindi immortalato luoghi e ritratto personaggi legati alla vita di frontiera, ai suoi cambiamenti nel tempo. Qualche esempio? Joško Gravner che, nella propria attività di produttore di vini, è un esempio di rispetto della biodiversità e della natura che, per definizione, non ha barriere imposte dall’uomo. C’è poi l’ex infermiere dell’allora ospedale psichiatrico diretto da Franco Basaglia, Maurizio Gorian, che ben ricorda quando “i matti” andavano al di qua e al di là del “Muro di Gorizia”, ignari della Guerra fredda, e c’è l’imprenditore del settore autotrasporti Fulvio Gianesini che, con i suoi mezzi, da sempre si occupa di trasporti da un Paese all’altro. E non si può trascurare la “generazione senza rete”, quella dei ragazzi nati dopo il 20 dicembre del 2007 in cui vennero rimossi quei controlli alle frontiere che, da qualche mese, sono tornati in controtendenza allo spirito della Capitale europea della Cultura, evento ispiratore per “Tre sguardi”.
Tra l’altro, lo shooting di McCurry è stato ripreso in un video che ha portato a realizzare un documentario per la regia di Marco Rossitti e di altri collaboratori: in mostra lo si può vedere.
Tutte in bianco e nero sono poi le opere, in analogico, del ravennate Alex Majoli, il cui racconto si articola, si snoda attorno al corso dell’Isonzo, alle località, ai paesaggi che traversa, che bagna, a partire dai tuffatori che, a Canale, si gettano tra le acque del fiume. Ma spiccano poi altre immagini come quelle sul Carso in fiamme, sui coristi del concorso Seghizzi, su qualche presenza migratoria nel territorio e su Gusti di Frontiera, la popolare kermesse enogastronomica interpretata in una chiave più intimista, più poetica rispetto a quella proposta di consueto, con la folla che impazza per le vie della città isontina addentando pljeskavice e kürtőskalács.
Meta Krese, invece, è slovena e, per il suo periodo di residenza, le è bastato fare pochi chilometri. Si è concentrata su alcune famiglie, significative del passato e del presente di questa terra, e, a partire dalle loro vicende, dai luoghi di Gorizia e Nova Gorica dove si sono svolte, ha creato le sue opere, a colori e in bianco e nero, dando vita, a sua volta, a uno storyelling.
“Tre sguardi” è poi corredata da tre pubblicazioni, una per ogni autore, raccolte in un cofanetto con i testi di Rampini, di Michele Smargiassi, co-curatore del percorso, e di Roberto Covaz. L’esposizione resterà aperta fino a domenica 18 gennaio dai lunedì alle domeniche dalle 10 alle 19.
All’inaugurazione, McCurry non ci sarà: verranno proiettati suoi materiali video come ieri ha anticipato Rampini alla preview e, con lui, c’era Lorenzo Michelli dell’Erpac. In molti, comunque, ricorderanno ancora quando, nel giugno dello scorso anno, il fotografo incontrò il pubblico, a palazzo Attems Petzenstein, al termine della sua residenza nel territorio. Sempre a quanto detto da Rampini, McCurry tornerà comunque in città per visitare “Tre sguardi”. È confermata invece, per sabato, la presenza di Alex Majoli e di Meta Krese.
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