Toni Bellina, il prete scomodo che invocava i dubbi della fede

LESTIZZA. Prete fortemente scomodo all’interno della gerarchia ecclesiastica friulana. Coscienza libera da pregiudizi. Diceva le cose che pensava. Provocava delle riflessioni su argomenti delicati,...

LESTIZZA. Prete fortemente scomodo all’interno della gerarchia ecclesiastica friulana. Coscienza libera da pregiudizi. Diceva le cose che pensava. Provocava delle riflessioni su argomenti delicati, sociali, religiosi, culturali. Era una coscienza a tutto tondo priva di lacci e lacciuoli, di costruzioni, di sudditanza ad un potere precostituito. Questo e tanto altro è stato pre' Toni Bellina, figura emblematica con una vocazione salda e robusta che però era accompagnata da una voglia di libertà per tutti e dalla convinzione che un popolo deve rapportarsi con Dio tramite la sua lingua e il suo modo di sentire.

Per il 15° anno di In File, rassegna invernale dei Colonos di Villacaccia, il tema prescelto è Libars di jessi eretics. È stato scelto il tema dell'eresia – sostengono gli organizzatori – non solo per la sua rilevanza storica e antropologica, ma soprattutto per la sua potente attualità, in quanto l’essere eretici anche oggi dovrebbe essere una condizione necessaria del modo di pensare e di vivere. Eretico pre' Bellina? Per certi versi sì perché la sua presenza è stata un punto di riferimento perché cercava di dare letture e interpretazioni nuove religiose e umane. Era convinto che una fede senza dubbi è una fede morta. Ne hanno parlato Federico Rossi, don Romano Michelotti, rappresentante di Glesie Furlane, il professor Angelo Floramo («eretico è chi sogna un nuovo mondo») e Andrea Valcic. Ci sono stati anche degli efficaci interventi degli attori Fabiano Fantini e Giuliana Musso. Il giornalista Paolo Medeossi ha presentato la galleria di immagini di Danilo De Marco dal titolo Universi in rivolta.

Serata di grande emozione che è riuscita a dare la giusta dimensione a una figura dibattuta, osteggiata e contestata.

Silvano Bertossi

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