Teatri del mondo classico in sessanta scatti realizzati da Giosuè Chiaradia

Paola Dalle Molle

Un progetto fotografico nato come omaggio allo studioso Giosuè Chiaradia, per lunghi anni appassionato docente di materie letterarie nelle scuole superiori, autore di numerosi saggi sulle tradizioni popolari del territorio friulano e veneto (l’ultima fatica, frutto di decenni di ricerche, il volume “La maschera, la cenere, l’olivo. Carnevale, Quaresima, Pasqua nelle tradizioni popolari del Friuli occidentale” Forum Editrice), tra i soci fondatori dell’Accademia San Marco di Pordenone. Sarà inaugurata domani, venerdì 20, alle 18, nella sala mostre della Biblioteca civica di Pordenone, l’esposizione “Teatri del mondo classico” che raccoglie per la prima volta, gli scatti dello studioso, selezionati per l’occasione in un ricco archivio documentaristico che comprende circa 45 mila diapositive.

Un vero “tesoro” con documenti che testimoniano anche luoghi oggi scomparsi o difficili da visitare. Infatti, sono circa 55 i paesi nel mondo visitati e fotografati che esprimono una passione legata al viaggio coltivata fin da ragazzo. Una sorta di febbre, un desiderio dell’altrove e soprattutto, “la parte fondamentale di una vita” che esprime “il desiderio di conoscere il mondo” e si inserisce a pieno titolo accanto alla più nota opera saggistica e agli studi dedicati alla storia del Friuli caratterizzati per l’impostazione antropologica nell’approccio alle tradizioni popolari.

Da qui attinge la mostra a cura di Giantonio Collaoni, Carlo Scaramuzza e Antonio Ros per il progetto fotografico, organizzata dalla delegazione di Pordenone dell’Associazione Italiana di Cultura Classica e dall’Accademia San Marco che esporrà circa 60 fotografie scattate dallo studioso nel corso dei suo numerosi viaggi e nei più importanti siti culturali del mondo privilegiando documentando i teatri classici o le loro vestigia, dall’Europa orientale al Mediterraneo, dalla Spagna e Francia alla Turchia fino ad alcuni paesi dell’Africa del nord e alla Magna Grecia. Memorabile la fotografia scattata di notte, al teatro a Palmira in Siria prima della devastazione ad opera delle milizie delI’Isis.

«La scelta del tema di questa mostra – spiega Gianantonio Collaoni – raggiunge un alto valore culturale: i teatri del mondo classico. Questa individuazione permette di sviluppare e far conoscere – anche visivamente – ad appassionati e a studenti l’importanza dei teatri e delle opere teatrali che costituiscono un fondamento della cultura occidentale. Le tragedie di Eschilo, Sofocle, Euripide, le commedie di Aristofane e di Menandro, rappresentate a partire dal terzo decennio del V° secolo prima di Cristo nel teatro di Dioniso sulle pendici meridionali dell’acropoli di Atene, si sono diffuse progressivamente in tutti i paesi del Mediterraneo accompagnando prima gli eserciti di Alessandro Magno e dei suoi successori

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