Storia di noi due: un racconto tra rinascita e sopravvivenza
Il libro di Giordano Renato Rinaldi (Gaspari), venerdì 10 ottobre la presentazione a Palazzo Torriani a Udine

Scostando le tende della finestra più ampia, confronterò il bianco del foglio col bianco dell’inverno e forse, nel farlo, mi commuoverò, perché commuoversi non significa piangere, ma muoversi insieme alle cose, averne il medesimo ritmo, il medesimo passo, il medesimo polso». Succedeva al poeta Pierluigi Cappello. Proprio così succede a chi legge “Storie di noi due. Sopravvivere all’afasia” (Gaspari) di Giordano Renato Rinaldi.
Sono pagine che commuovono e smuovono quelle scritte dal dirigente industriale udinese che ha lavorato con importanti aziende a livello internazionale in tutto il mondo. Il libro ci conduce con delicatezza e verità sulla soglia di un dolore intimo, uno sconvolgimento improvviso, spiazzante, che fa tremare ogni certezza. La compagna di vita dell’autore viene colpita da un ictus, come un fulmine a ciel sereno, che la avvolge nella dimensione dell’afasia.
Si tratta di un disturbo acquisito del linguaggio che colpisce anche persone vittime di gravi incidenti o per effetto del processo di invecchiamento. A Diana sono sempre piaciute le macchine e i motori. Una passione ancora viva. Eppure, da quel novembre del 2010, proprio quando la vita sembrava relegarla nel ruolo di spettatrice, il vero motore è diventata lei, capace di rovesciare ogni pregiudizio.
Ci addentriamo in punta di piedi nelle “Storie di noi due”, dove quel “noi” è già un segreto: affrontare insieme. Rinaldi mostra l’inconsistenza del confine tra normalità e anormalità. Le pagine hanno i colori della vita. C’è la tinta della paura iniziale, ma soprattutto della speranza, c’è la tonalità forte del coraggio e ci sono tutte le sfumature dell’amore. È la storia di una sopravvivenza che diventa rinascita. Diana è come il fiore di loto, resiliente, che muta senza perdere mai perseveranza, donando bellezza, pur dovendo risalire acque non pure. Il libro, che è introdotto dalla prefazione di Franco Odorico, verrà presentato oggi alle 18.30 a Udine, nella Torre di Santa Maria, Palazzo Torriani. Un evento organizzato da Gaspari Editore e da Confindustria Udine.
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