Ratzinger, omaggio al Papa teologo: a Pordenone la mostra che ricorda Benedetto XVI
La rassegna è in programma dal 21 febbraio al 12 aprile 2026 al Museo diocesano: paramenti sacri, libri autografati, una stilografica e le celebri scarpe rosse

Nel frastuono di un’epoca che consuma tutto in fretta, la figura di Joseph Ratzinger invita a tornare all’essenziale: al pensiero che si fa preghiera, alla fede che si fa cultura. Da questa tensione nasce la mostra “Ricordando Benedetto XVI. Verso il centenario della nascita”, in programma nel Museo diocesano di Arte sacra di Pordenone dal 21 febbraio al 12 aprile 2026.
Promossa da Associazione Eventi e Centro Studi Odoriciani, in partnership con la Fondazione Vaticana Joseph Ratzinger -Benedetto XVI, è la prima dedicata al Papa emerito mai realizzata fuori dalla Polonia, Paese che nella città di Bydgoszcz ospita il Centro Studi Ratzinger. E ha avuto il consenso del cardinale Pietro Parolin, segretario di Stato vaticano, e di padre Federico Lombardi, presidente della Fondazione Ratzinger.
L’annuncio arriva in concomitanza con la visita a Pordenone di don Mariusz Kuciński, direttore del Centro Studi Ratzinger di Bydgoszcz, che conobbe e frequentò Benedetto XVI e che ha incontrato in questi giorni il comitato scientifico. I visitatori troveranno oggetti e testimonianze uniche provenienti dal museo polacco e non solo: fra essi paramenti sacri, libri autografati, una stilografica, medaglie, le celebri scarpe rosse, la casula con cui il Papa emerito celebrava messa nel monastero Mater Ecclesiae. «Questa è la prima volta che la mostra esce dalla Polonia. A Pordenone – spiega Kuciński - saranno esposti materiali che raccontano non solo l’insegnamento ma la spiritualità viva di Benedetto XVI: la certezza che Cristo è la risposta alle necessità dell’uomo e della società di oggi».
La mostra, che come evidenzia il presidente del Centro studi odoriciani Giordano Brunettin, «ha un suo interesse anche storico», intende ripercorrere la vita e l’opera del “Papa teologo” nel ventennale dell’avvio del suo pontificato (19 aprile 2005 – 5 gennaio 2023), mentre si avvicina il centenario della nascita (16 aprile 2027). Il percorso, organizzato secondo una chiave cronologica e tematica, sottolineerà la portata teologica e culturale di una figura che ha segnato in profondità la storia della Chiesa e del pensiero europeo contemporaneo.
La scelta di Pordenone non è casuale. È un omaggio al Papa emerito nel segno di una continuità culturale e spirituale. «Nel 2007 – ricorda Sandro Sandrin, presidente di Associazione Eventi – presentammo con la Libreria Editrice Vaticana il primo volume della trilogia di Ratzinger “Gesù di Nazareth”, e fu l’avvio della rassegna “Ascoltare, Leggere, Crescere” che nel 2026 festeggerà i vent’anni».
A corollario dell’esposizione è previsto un programma di incontri e conferenze nell’auditorium della Curia vescovile, in collaborazione con la Facoltà Teologica del Triveneto, che coinvolgerà studiosi delle Università di Padova e Venezia e altri esperti. «Un appuntamento di rilievo – osserva don Maurizio Girolami, preside della Facoltà – per evidenziare l’apporto teologico di Ratzinger e la sua insistenza sulle radici cristiane dell’Europa, di straordinaria attualità sia politica che sociale. Un continente che smarrisce i suoi riferimenti valoriali non può offrire speranza. Ratzinger ci ha insegnato che la fede è una forza di ragione, un principio di cultura e di libertà».
Don Girolami sottolinea inoltre l’urgenza di ritornare al pensiero di Benedetto XVI: «Il patrimonio che ci ha lasciato è innanzitutto la capacità di pensare la fede in dialogo con la cultura. Ha invitato ad allargare la ragione, oltre la mentalità tecnocratica che domina il nostro tempo, restituendo allo spirito umano la sua dignità più profonda». Come conclude don Kuciński, “Benedetto XVI era un professore e un pastore: quasi cento libri, seicento articoli, e un messaggio che resta intatto: la certezza che Cristo accompagna l’uomo in ogni tempo”.
Nel silenzio composto dei suoi oggetti e delle sue parole, “Ricordando Benedetto XVI” non sarà soltanto un omaggio ma un invito a riscoprire la profondità del suo sguardo sull’uomo, capace di coniugare ragione e fede, memoria e futuro.
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