La primola avventurosa: una fiaba racconta i danzerini di Zampis
Sarà presentata (e letta) domenica 9 novembre, alle 17.30, nella sala Madrassi del seminario di Castellerio (Pagnacco) da Angelo Floramo, con gli interventi musicali di Denis Liani e Martina Schiffo e con la partecipazione dei gruppi Lis Primulis e Lis Primulutis.

Fiaba e realtà alle volte si incontrano e si intrecciano, alle volte si parlano, persino si raccontano. Sempre ci insegnano (il celebre “o mythos deloi oti” di Esopo): entrambe contengono preziosi semi di vita. Da questi semi fioriscono idee, luci e colori, altre musiche per nuove generazioni che non si smarriranno perché le radici sono salde, perché il sentiero è ben tracciato e sicuro da più di 40 anni. Sbocciano altre Primulis a Zampis e oggi usano il linguaggio, semplice eppur profondo, della fiaba per raccontarsi, per affascinarci e conquistarci a passo di danza.
Parliamo appunto della fiaba “Çampin - Une Primule aventurose” (“Zampino - Una Primula avventurosa”), nuova tappa culturale del gruppo folcloristico presieduto da Luis Crozzolo: sarà presentata (e letta) domenica 9 novembre, alle 17.30, nella sala Madrassi del seminario di Castellerio (Pagnacco) da Angelo Floramo, con gli interventi musicali di Denis Liani e Martina Schiffo e naturalmente con la partecipazione dei gruppi Lis Primulis e Lis Primulutis.
Usare lo “strumento” della fiaba per raccontare i danzerini di Zampis è l'idea vincente di Diego Minisini, per 26 anni alla guida del sodalizio, e alla cui realizzazione hanno collaborato davvero tutti.
Realtà e fiaba si intrecciano, dicevamo. Una primula solitaria nasce all'ombra del castello del Rio, luogo di guerre e nobiltà, di mondi troppo lontani per un piccolo fiore. Allora il nostro eroe se ne va e, dopo un po' di peripezie, arriva nel borgo di Zampis e diventa così Zampino - Çampin, che in friulano significa mancino, a sottolineare un modo diverso, a suo modo originale e persino geniale, di distinguersi e agire. Qui incontra Norina (nella realtà l'amatissima mamma delle Primulis), vecchietta innamorata della poesia, del canto e della danza. Ed ecco l'idea: guardando il magnifico giallo di quei fiori umili e tenaci si pensa ai bambini e ad un'opportunità di crescita nuova da offrire loro, cioè tramandare le tradizioni di una gente attraverso la musica e la danza. Si cresce insieme, da Zampis si parte e questa magnifica avventura tocca tutto il Friuli, l'Italia, l'Europa e il mondo, portando ovunque la gioiosa musica della giovinezza, i costumi popolari e la danza delle radici. Una fiaba vera.
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