Primo maggio, ville aperte in Friuli anche ai set dei film

Itineraria e le visite in undici dimore storiche. Film Commission appoggia il turismo legato alle fiction tv

UDINE. «Il nostro territorio è come un’aula e le dimore storiche, sono uno degli assi portanti. Perché tutta la storia d’Italia è passata di qui. Le ville raccontano un complesso corpus di vicende familiari, legate al territorio, che di questo territorio sono intrinsecamente parte».

Torna “Ville Aperte in Friuli” progetto voluto da Itineraria fin dal 1993, anno della sua fondazione. L’iniziativa, è stata presentata a Udine, nella sala convegni della fondazione Friuli alla presenza del suo presidente Giuseppe Morandini che ha ricordato quanto sia importantante il lavoro di Itineraria «per diffondere l’orgoglio del grande patrimonio di ville e castelli nella nostra regione».

A Lucio Zamò il compito di illustrare l’attività di “Noi Cultura e Turismo”, collaborazione intercomunale tra i comuni di Buttrio, Manzano, Pavia di Udine, Pradamano, Premariacco, San Giovanni al Natisone, che opera attraverso una programmazione congiunta e integrata delle iniziative turistiche per la promozione del territorio di pertinenza.

La quattordicesima edizione, che si aprirà l’1 maggio prevede l’apertura di splendide dimore storiche private, ben 11, (villa Romano, Toppo Florio, Beltrame-Peruzzi, Marchi Otellio, Nussi-Deciani, Frattina Caiselli, Pighin, Caimo-Dragoni, Giacomelli, Rocca Bernarda, De Brandis), a cui si aggiungono tre siti eccezionalmenti aperti, con i loro parchi e giardini, visitabili dal pubblico dalle 10.00 alle 13 e dalle 14 alle 18.

«Ville Aperte in Friuli Venezia Giulia - ha ricordato la presidente di Itineraria Maria Paola Frattolin –, si pone anche nell’alveo delle finalità statutarie dell’associazione Itineraria, nata per diffondere la conoscenza e la consapevolezza del nostro patrimonio culturale, paesaggistico, artistico ed economico, offrendo l’opportunità alle famiglie come ai singoli di trascorrere una giornata diversa, in spensierata armonia, dove la visita diviene arricchimento personale, svago e per i più piccoli anche gioco».

Da Gilberto Ganzer, storico dell’arte un contributo di approfondimento degli aspetti artistici «la capillarità delle ville segna la nostra identità», ma anche delle vicende familiari che caratterizzano le dimore, spesso poco conosciute, ma che costituiscono parte essenziale dell’identità culturale e della memoria storica del territorio.

La manifestazione prevede, oltre alle visite guidate, eventi collaterali: mostre, percorsi in carrozza, degustazioni, concerti. In chiusura dopo le considerazioni del presidente del Consiglio Fvg, Franco Iacop, convinto sostenitore di progetti di questa sensibilità, Gianluca Novel, rappresentante della Friuli Venezia Giulia Film Commission ha sottolineato quanto le dimore storiche molto ricercate dal cinema e dalla televisione, svolgano anche il ruolo di promozione del territorio regionale, con l’opportunità per queste ville di sviluppare una nuova, moderna missione, fertile di prospettive future.

©RIPRODUZIONE RISERVATA
 

Riproduzione riservata © Messaggero Veneto