Pordenone Fuorilegge: mostre, incontri e progetti danno voce alla marginalità

Da martedì il racconto di un mosaico di esperienze. Il filo rosso delle iniziative è centrato sui diritti

Cristina Savi
Uno degli eventi programmati a Pordenone Fuorilegge
Uno degli eventi programmati a Pordenone Fuorilegge

Sembra quasi un festival parallelo, che si muove negli stessi giorni e negli stessi spazi di pordenonelegge, ma con un’altra rotta. Pordenone Fuorilegge sceglie di abitare i margini, di dar voce a ciò che di solito resta fuori campo e da martedì a domenica porta in città cinque giornate di incontri, mostre, proiezioni, performance e concerti che disegnano un percorso alternativo pensato “per ribaltare prospettive e immaginare nuove forme di relazione”.

Un mosaico di esperienze che prende forma dal basso, costruito da associazioni, collettivi e cittadine e cittadini attivi.

Il filo rosso che lega le 23 tappe, distribuite fra la Caverna del Gufo, la Casa del popolo di Torre, il Circolo Uaar e Cinemazero, è la centralità delle soggettività considerate marginali o addirittura “fuorilegge”: sex workers, migranti, comunità Lgbtq+, donne in lotta, intellettuali eretici e attivisti che resistono a sistemi di potere oppressivi. A loro è dedicata la mostra inaugurale “SW+S Sex work più sicuro”, che apre martedì alle 17.30 alla Caverna del Gufo, con le illustrazioni di Sophie Lamoretti a raccontare lavoro, salute e autodeterminazione attraverso linee colorate e immagini potenti.

Subito dopo, alle 19, lo stesso spazio ospiterà Maria Grazia Giammarinaro con il suo romanzo “Donne di un altro mondo”, tre generazioni di donne intrecciate in una trama di resistenza e speranza. La giornata si concluderà con la musica, dalle sonorità elettroniche di Baalbek alle corde acustiche della Littorina String Band. Mercoledì il discorso si sposta sulla scena internazionale: alla Casa del Popolo di Torre, alle 18, il gruppo Bds spiegherà la campagna di boicottaggio e disinvestimento contro Israele per affermare diritti e giustizia in Palestina. In serata, alle 20.30, al Circolo Uaar sarà proiettato “Nomina contra deum” di Luca De Gaspari, un’indagine sul fenomeno della bestemmia, discussa insieme al regista.

Giovedì 18 settembre la Caverna del Gufo diventa crocevia di sonorità e politica. Dopo il live sperimentale dei CancerCultClub alle 18, alle 19.30 prende forma “La Casa de La Paz”: un racconto di pace e riconciliazione che arriva da Cali, in Colombia, con l’intervento di Stefano Mantovani, presidente della Cooperativa Noncello, collegamenti con Tanja Nijmeijer dalle Farc e la giornalista Orsola Casagrande. A seguire, spazio alle parole libere con il “Poetry Slam, alle 21.

Venerdì 19 è la volta delle voci di Mumbai. Alle 18, alla Caverna del Gufo, le attiviste di “Kranti” racconteranno la rivoluzione delle figlie delle sex workers. In serata, alle 20.45, Cinemazero ospiterà la doppia proiezione dei documentari “Les prostitués de Lyon parlent” e “Les filles de joie 1975–2025”, due sguardi a cinquant’anni di distanza sulla lotta delle lavoratrici del sesso. Sabato la giornata si apre con i più piccoli, alle 10, sempre alla Caverna del Gufo, con “Marangatu, il ballerino del mare”, fiaba scenica interattiva a cura di Teresa Viera. Dalle 11, lo stesso spazio ospiterà il talk “Common Ground”, dedicato allo sfruttamento lavorativo e ai percorsi di integrazione.

Nel pomeriggio, alle 15, Maria Sangiuliano presenterà “Per ogni genere di educazione”, un manuale per docenti e attivisti che difende la scuola inclusiva dall’ideologia anti-gender. Alle 18, alla Casa del popolo di Torre, si inaugura la mostra “L’isola degli Arrusi” della fotografa Luana Rigolli, memoria di 45 uomini omosessuali arrestati a Catania dal fascismo nel 1939. La serata si chiuderà alle 19.30 con il concerto dei Cape Canaveral Polaroid e, a seguire, l’Aperizoccola con Le Zoccole Dure, reduci dal successo al Cinema Galleggiante di Venezia

Domenica al Circolo Uaar, alle 11.30, Marco Soave presenterà l’antologia “Scettici dell’Islam”, nel pomeriggio, alle 16.30, Mario Cipolat condurrà “Cos’ha detto Fiorello?”, talk sul rapporto fra sostanze e politiche di riduzione del danno. Alla Caverna del Gufo, alle 17, Valentino Aiello e Germana Monteforte porteranno in scena “Non è sesso”, fra poesia e danza. Gran finale alle 20.30 con il live de Le Quartette. Info: www.lucciole.org; Instagram: @pordenonefuorilegge. 

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