Piantare sogni, mietere idee Avostanis combatte la crisi

LESTIZZA. Prenderà il via lunedì Avostanis, la rassegna di cultura friulana e in friulano promossa dall’associazione Colonos di Villacaccia di Lestizza. Un’edizione che si fa carico della crisi del nostro tempo, ne sviscera contenuti e problematiche, cercando di vederli in una prospettiva di positività, come opportunità. «La crisi, scriveva Albert Einstein nel 1931 a proposito della grande depressione, è la miglior cosa che possa accadere a persone e interi paesi perché è proprio la crisi a portare il progresso. È nella crisi che nasce l’inventiva, le scoperte e le grandi strategie. La creatività nasce dall’ansia, come il giorno nasce dalla notte oscura». E Come che il di’ al nas da gnot scure è anche il titolo dell’intera manifestazione, il senso profondo che ne attraversa tutti gli appuntamenti: spettacoli, mostre d’arte, incontri musicali e di poesia. E per dire che forse sono possibili altre strategie per uscire dalla crisi che non siano quelle strettamente economico-finanziarie che alla crisi hanno portato, quelli dei Colonos cominciano con le testimonianze di un gruppo di giovani (Gianluca Blazan, Paolo Nicli, Manuela Malisano, Michele Pontrandolfo, Marina Tolazzi e Kaspar Nicles), che non si sono arresi al mondo e hanno deciso di reinventarlo coltivando dei sogni. Bellissimo il titolo della serata, Plantà siums, seselà ideis (Piantare sogni, mietere idee). E ancora giovani nella giornata inaugurale di lunedí, con Ritrats digjitai (Ritratti digitali) un’inedita performance interattiva con il pubblico degli artisti della Bottega Arti Grafiche e Della Visione del Centro Solidarietà Giovani di Udine, che attraverso l’uso di tablets stimoleranno i presenti a realizzare il proprio ritratto rielaborato digitalmente. Arte ancora con Fragil, anzit Rezistent nell’esposizione di Chris Glamour e Elisabetta Novello (dal 3 agosto alla fine di settembre), per dire, come sottolinea il curatore e l’anima di Avostanis Federico Rossi che «ogni momento storico, e quello attuale piú che mai, necessita delle brigate della resistenza. Le armi nostre sono quelle della cultura: siamo consapevoli che quello che ci ha investito è un crack della borsa valori non solo in senso finanzario. Solo da questa consapevolezza si può pensare a una ricostruzione sociale e a una rinascita morale». Una ricostruzione che deve ripartire da alcuni fondamenti, come il riconoscimento e la salvaguardia della propria identità. Ecco allora la serata dedicata alla villotta friulana con Lino Straulino e Stefano Montello (primo agosto) e il 12 agosto L’ùali di Diu un testo dell’ungherese Miklos Hubay dedicato al Friuli, patria per eccellenza di minoranze linguistico-letterarie. E a proposito di questo spettacolo diretto da Massimo Somaglino e interpretato da Aida Talliente, Fabiano Fantini e Marco Rogante, Rossi racconta che «nel dicembre del 2011 era stato proposto, viste le sue caratteristiche, al direttore di Mittelfest Devetag, che si era dimostrato entusiasta a una collaborazione. Nei mesi successivi è sparito e nessuno lo ha piú visto o sentito. Quest’anno gli è stata mandata di nuovo la proposta scritta di collaborazione, stiamo ancora aspettando la risposta... ».
Ancora teatro con Pop Economix Show (5 agosto) dei giovani Alberto Pagliarino, Nadia Lambiase e Paolo Piacenza, una singolare lezione di economia su «di dulà che legrementi e ven la crisi e dulà ch’e va», e Frico e supressata, esplosivo incontro tra due comici calabresi, Andrea Bove e Enzo Limbardi, e il friulanissimo Claudio Moretti. Da non perdere, infine, Lidris quadrate di Crisi (26 agosto), una conferenza di Sergio Cecotti e Franco Fabbro, l’incontro con Philippe Daverio il 19 agosto e la presentazione dell’ultimo libro della poetessa della Valcellina Ida Vallerugo, Stanza di confine, il 10 settembre.
Mario Brandolin
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Riproduzione riservata © Messaggero Veneto